La picchiava selvaggiamente, e sotto effetto della droga, davanti i due figli minori. Aggredita perché si rifiutava di soggiacere alle sue richieste di giochi erotici perversi e sesso estremo. La donna era in attesa di un terzo figlio
COSENZA – Un uomo di 41 anni, Carlo Spadafora, è stato arrestato dagli agenti della Questura di Cosenza con l’accusa di violenza, maltrattamenti in famiglia e minacce. Una persona violenta, che avrebbe ripetutamente picchiato con inaudita ferocia la convivente, perché quest’ultima, si sarebbe rifiutata di praticare sesso estremo. I fatti risalgono alla serata di ieri, all’interno di un’abitazione in via Popilia, dove è intervenuto il personale della Polizia di Stato, a seguito di una chiamata della donna B.M.M., che segnalava una violenta lite in atto.
La donna al sesto mese di gravidanza era stata chiusa in uno stanzino dell’abitazione da Spadafora, perché aveva espresso all’uomo la volontà di recarsi a denunciarlo. Quando i poliziotti sono arrivati hanno trovato la convivente con diversi ed evidenti segni di percosse; in particolare la donna presentava svariati lividi al viso e sulle gambe oltre a lamentare forti dolori all’addome a causa dei numerosi pugni ricevuti da Spadafora, che avrebbe aggredito la convivente in preda all’effetto di stupefacenti (lo stesso era in cura da diverso tempo presso il S.E.R.T.). Il tutto, davanti agli occhi terrorizzati dei due figli minori.
La donna,nello sporgere denuncia, ha raccontato agli agenti di subire soprusi e percosse da oramai molto tempo e che la furibonda aggressione sarebbe scaturita dal suo rifiuto di acconsentire alla ennesima richiesta di praticare sesso estremo. Spadafora non si è lasciato ‘intimorire’ neanche dall’intervento dei poliziotti. Anzi, nonostante la loro presenza avrebbe continuato a scagliarsi contro la convivente che, soccorsa dai medici del 118, è stata accompagnata in ospedale per accertamenti. Ora la donna è stata trasferita insieme agli altri due figli in una struttura protetta della provincia, mentre per Spadafora pregiudicato e sorvegliato speciale, si sono aperte le porte del carcere di Cosenza.