COSENZA – Il popolo dei precari si agita e spera. Sono i prof senza contratto in attesa di un possibile impiego, inseriti nelle graduatorie a metro del Provveditorato, sfiniti da anni di supplenze, su e giù per il Cosentino, spostandosi da una scuola all’altra sognando il posto fisso.
Dovranno accontentarsi, come sempre, delle cattedre e degli spezzoni orari che sopravviveranno alle assegnazioni provvisorie, alle utilizzazioni e alle immissioni in ruolo. E così lunedì la ripresa delle lezioni non potrà essere regolare in tutti gli istituti.Cioè fino a quando l’Ufficio scolastico provinciale non conferirà gli incarichi annuali. Si tratterebbe di periodi brevi che vanno da qualche giorno a un paio di settimane.
Ma l’inizio della scuola è scandito anche dalle proteste contro il Governo. Ieri, i sindacati hanno portato in piazza 11 Settembre un centinaio di precari per contestare i criteri del nuovo concorso a cattedre disposto da viale Trastevere. Un concorso inutile perchè costringerebbe chi ne ha già vinto uno a una nuova lotteria, cancellando così un diritto acquisito.