I magnati dell’economia cosentina con interessi che vanno dall’agroalimentare alle cliniche private, passando per il settore alberghiero, attaccano il governatore.
COSENZA – A IGreco le dichiarazioni di Mario Oliverio in merito alla volontà della famiglia Greco di costruire un ospedale tra Cosenza e Rende non sono piaciute affatto. In un intervento nel corso della festa dell’Unità tenutasi a Cosenza nei giorni scorsi il governatore avrebbe lanciato un messaggio poco fine agli imprenditori della sanità privata. Nel voler esprimere la volontà di favorire le strutture pubbliche Oliverio ha affermato che lo farà ”anche a costo che gli interessi che si nascondono si mettano sotto il mio sedere e sulla mia sedia con la dinamite”. Un’aaffermazione che gli è costata la citazione in giudizio per diffamazione da parte de IGreco con richiesta di risarcimento per danno d’immagine di ben 5 milioni di euro.
Appresa la notizia Oliverio ha reagito esprimendo incredulità. “Resto allibito – ha affermato il governatore – dalla dichiarazione della signora Filomena Greco e dalla richiesta avanzata nei miei confronti di un risarcimento danni per opinioni politiche espresse in questi mesi nell’espletamento del mio mandato. Siamo di fronte a un chiaro tentativo di intimidazione nei miei confronti nell’esercizio del ruolo che i calabresi mi hanno affidato dieci mesi fa. Tutto questo dà il segno del grumo di interessi che ruota e si annida nella sanità e delle difficoltà che ostacolano il necessario processo di cambiamento. Resto allibito – aggiunge il governatore – ma non sorpreso, visto che il mio impegno espresso a chiare lettere sin dalle primarie e dal primo giorno del mio insediamento a presidente delle Regione è stato, è e continuerà ad essere chiaro e determinato: difesa e riqualificazione della sanità pubblica per garantire e tutelare il diritto alla salute dei calabresi. Sia chiaro non alberga in me alcuna logica di demonizzare il privato la cui funzione di integrazione del servizio pubblico considero importante”.
Parole forti a cui Filomena Greco ha risposto con una nota al vetriolo.”Ci teniamo a precisare che il Gruppo IGreco, come è ovvio che sia, nutre piena fiducia nell’operato della Magistratura, – afferma Filomena Greco amministratore della clinica Madonna della Catena – sia essa quella inquirente che quella giudicante. Ci dispiace piuttosto che il nostro ricorso alle vie giudiziarie, come è noto obbligate in taluni casi, abbia sortito come risultato l’indignazione da parte del Presidente Oliverio. L’intrapresa del ricorso alla Magistratura a seguito della diffamazione che il nostro gruppo ritiene di aver subito non nasconde ne’ puo’ nascondere nessun altro principio ispiratore se non quello di veder rispettata la legge. Nella societa’ civile e democratica funziona cosi’. Ad ogni buon conto la Magistratura provvedera’ a fare chiarezza sugli avvenimenti”.