Cosenza antirazzista in piazza per gridare il suo dissenso alle politiche migratorie proposte dalla “Fortezza Europa”, in solidarietà con quelle centinaia di donne e uomini che, ogni giorno, rivendicano il loro diritto alla libertà di movimento.
COSENZA – Per un’Europa dei popoli, senza lager e frontiere domani pomeriggio a partire dalle 17.00 in piazza XI Settembre anche a Cosenza si terrà il sit in di protesta al fianco ‘delle donne e degli uomini scalzi’. La città dei bruzi ha così risposto all’appello nazionale con il quale è stata indetta la manifestazione in diverse città d’Italia. “È arrivato il momento di decidere da che parte stare. È vero che non ci sono soluzioni semplici – recita l’appello alla mobilitazione divulgato nei giorni scorsi – e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte. Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi. Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere. E’ difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo.
Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un’altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno. Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro. Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle. La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà. È l’inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano”.
Alla mobilitazione partecipano: Rifondazione Comunista Cosenza, Giovani Comunisti Cosenza, Radio Ciroma, Altra Europa con Tsipras, Docenti autoconvocati Cosenza, USB Cosenza, FIOM, Amnesty International, Associazione culturale multietnica “La Kasbah”, Ambulatorio medico senza confini, CGIL Cosenza, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali Unical, Associazione Emily Cosenza, Prendocasa Cosenza, Il filo di Sophia, Coessenza, Cooperativa sociale Otra Vez, AUSER Cosenza, Centro di Women’s Studies “Milly Villa” Unical, Centro contro la violenza alle donne “Roberta Lanzino”, Associazione San Pancrazio, Associazione Lav Romanò, Scuola del Vento, Associazione Sentiero nonviolento, Circolo culturale Popilia, Cooperativa “R-Accogliere”, Gruppo Emergency Cosenza, Casa dei Diritti Sociali Cosenza, ARCI Cosenza, Cooperativa delle donne, Associazione “don Vincenzo Matrangolo” Acquaformosa, Avvocato di strada, Mediaterronia TV, Libreria Ubik Cosenza, Fata Morgana-Associazione Donne Meridiane, Cooperativa sociale Dignità del Lavoro, EOS Arcigay, Sel Cosenza, Libera Cosenza.