Circolare Cosenza – Unical bocciata dal Tar: il Pd esulta e chiede la Metro, Occhiuto annuncia ricorso

Il bus che collega il centro città ad Arcavacata non potrà più viaggiare.

 

COSENZA – Il TAR della Calabria accogliendo l’istanza del Consorzio Autolinee riafferma la competenza della Giunta Regionale al rilascio delle concessioni per l’espletamento di servizi di pubblico trasporto. “E’ veramente paradossale – scrive in una nota il sindaco Occhiuto – pensare di impedire ai Comuni di offrire servizi migliori ai propri cittadini con risorse pubbliche, mentre la Regione viola impunemente la legge continuando con affidamenti diretti delle concessioni di trasporto pubblico locale. Il trasporto urbano ed extraurbano possono e devono coesistere in un sistema virtuoso di rispetto delle regole e, soprattutto, nell’interesse dei cittadini che devono poter scegliere il servizio migliore, pertanto non si può accettare che il danno ricada sugli utenti costretti a non poter usufruire di servizi che consentano la mobilità in modo economico e sostenibile”.

 
 

Il riferimento è alla sentenza del Tar sul servizio di Circolare veloce Cosenza-Rende-Unical, sentenza che, presentando numerosi aspetti di discutibilità, verrà impugnata. Il Comune di Cosenza ricorrerà infatti al Consiglio di Stato e, se necessario, alla Corte di Giustizia Europea. La sentenza presenterebbe infatti diversi punti contraddittori in spregio alla competenza regionale in particolar modo riguardo alle competenze in materia di trasporto pubblico locale riservate ai Comuni così come previsto dal Testo Unico Enti Locali. “Siamo certi di essere nella ragione, – continua il sindaco di Cosenza – soprattutto perché siamo animati dalla intenzione di veder riconosciuti i diritti dei cittadini, quali la mobilità e il diritto ad un ambiente salubre e salutare, posto che l’utilizzo del mezzo pubblico scongiura l’uso del mezzo proprio. I danni che stanno subendo i cittadini sono immani e per questo andremo avanti in una partita giudiziaria che è tutt’altro che chiusa”.

 
 

Il caso si è quindi spostato sul piano politico dove il Pd non ha esitato ad esprimere la propria soddisfazione in merito alla sentenza pronunciata dal TAR puntando il dito contro il primo cittadino. “La definitiva, inevitabile e prevedibile bocciatura da parte del TAR – scrive il circolo PD Cosenza centro storico e frazioni – della velleitaria e risibile iniziativa di Occhiuto di collegare Cosenza e l’Università con i bus dell’AMACO, mette in evidenza il fallimento di un orientamento e dell’azione del sindaco tesa a non realizzare quella che è l’unica opera in grado di risolvere il problema di una mobilità veloce, sicura ed ecosostenibile, la cosiddetta Metropolitana leggera. In tutte le città europee si sono realizzate linee di trasporto su ferro come quella del tram progettata per unire Cosenza, Rende e l’Università proprio per il loro carattere efficiente e non invasivo. Non si può mandare a gambe all’aria un progetto con un finanziamento di 160 milioni di euro che è l’unico che può ricucire i punti fondamentali dell’area urbana (Centro Storico, Rende, Università) e costituire l’ossatura centrale di un sistema di trasporti su ferro che unisca le due aree urbane di Catanzaro e Cosenza in meno di un’ora.

 
 

Questa infrastruttura è decisiva sia per recuperare in pieno il rapporto tra Cosenza e l’Università e per garantire una crescita qualitativa della città grazie alla presenza degli studenti universitari, sia per fare esprimere tutte le potenzialità che l’area urbana di Cosenza offre per la sua specifica vocazione soprattutto nei settori dell’innovazione digitale. In verità – continua la nota del PD cittadino – ciò che manca al Sindaco Occhiuto è proprio questa visione di sviluppo della città e dell’area urbana. Tutta la sua azione amministrativa è stata fortemente caratterizzata da questa grave miopia politica che rimpicciolisce il ruolo di Cosenza e non le assicura una prospettiva di vita. Occhiuto, tra l’altro, omettendo di investire le sedi proprie del potere decisionale, si è assunto la responsabilità di bloccare la realizzazione dell’opera. In questo quadro, bene ha fatto il Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio a ribadire con forza la necessità della realizzazione di quest’opera e la conferma del suo finanziamento nella nuova programmazione dei fondi comunitari”.

 
 

Per il consigliere comunale del PD Marco Ambrogio si trattarebbe “dell’ennesimo abuso perpetrato dal Sindaco Occhiuto e dal vertice dell’Azienda dei Trasporti AMACO Spa, quest’ultima sconfitta due volte dal momento in cui uno degli avvocati difensori del Comune di Cosenza è anche componente del Consiglio di Amministrazione dell’omonima azienda. Avevamo ragione nel sostenere che il collegamento tra la città e l’UNICAL, essenziale per soddisfare la domanda di mobilità, doveva passare attraverso un accordo di programma con le Aziende che operano già nel territorio e con la Regione Calabria e non attraverso l’imposizione e l’arroganza di un Sindaco, che con i suoi provvedimenti sta causando danni economici rilevanti all’AMACO Spa e disservizi che si ripercuotono sui cittadini di Cosenza. Il Sindaco Occhiuto e il Presidente del CdA dell’AMACO Spa Capalbo devono a questo punto rassegnare le loro dimissioni procedendo al commissariamento dell’azienda comunale dei trasporti, che mai ha conosciuto momento più critico come quello attuale, sia dal punto di vista organizzativo che economico.

 
 

Chiediamo ad Occhiuto, che dopo la richiesta di commissariamento avanzata da tutte le opposizioni ha riconfermato la sua piena fiducia al vertice dell’AMACO, come intende rispondere agli abusi finora compiuti per effetto delle reiterate violazione delle leggi e, soprattutto, come e con quali risorse intende pagare le spese per il giudizio e i danni causati alla stessa azienda comunale. Il Sindaco Occhiuto deve dare risposta anche alla Giunta Regionale relativamente ai servizi distratti dagli obblighi istituzionali e dirottati sulla tratta Cosenza-Rende UNICAL. A tale riguardo chiediamo al competente Assessorato Regionale ai Trasporti di effettuare le necessarie verifiche in merito alla effettiva quantità dei servizi concessi, per i quali l’AMACO Spa riceve i finanziamenti a sostegno esercizio. Il contenuto della sentenza evidenzia palesemente l’incapacità del Sindaco di Cosenza e dei vertici dell’AMACO Spa ad affrontare il problema dei collegamenti nell’area urbana con una visione di insieme, che non può prescindere dalla realizzazione di accordi programmatici e di gestione dei servizi con le Ferrovie della Calabria e con le Aziende private che operano nel territorio. La sentenza del TAR decreta la sconfitta, per palese e dimostrata incapacità amministrativa, del Sindaco Occhiuto (presidente anche della Provincia di Cosenza). A questo punto, di fronte a tanta insipienza, Occhiuto e Capalbo devono dimettersi”.

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