COSENZA – Tra la città dei Bruzi e la Francia arriva la pace. Sì in aula. Ricordate la triste vicenda degli studenti francesi, aggrediti a Cosenza
, esattamente tra i vicoli della città vecchia, da un gruppo di ragazzi? Ecco, quell’aggressione, risalente al 2008, per la quale la procura della Repubblica di Cosenza e il tribunale per i Minorenni di Catanzaro, avevano spiccato nove avvisi di garanzia, ai danni di altrettanti responsabili dell’aggressione, è arrivata in aula. Ma con un colpo di scena. Sì, perchè cinque dei dieci francesi aggrediti, hanno deciso di ritirare la loro denuncia, accontentandosi delle scuse ufficiali espresse loro, dal sindaco Salvatore Peruginio, all’epoca dei fatti allora primo cittadino. Il giudice monocratico Castiglione, davanti al quale si sta celebrando il processo, ha deciso di rinviare il processo al 24 aprile prossimo, per vedere le intenzioni degli altri ragazzi transalpini. Il fatto, come detto avvenne nel settembre del 2008. Quella sera, sei ragazzi francesi, esattamente di Bordeaux, arrivati a Cosenza per partecipare ad uno stage di termoidraulica, finito il corso, si concessero una passeggiata nella parte vecchia della città. I giovani transalpini, accompagnati dai loro tutor, visitarono la villa vecchia. Una volta dentro, non si sà ancora perchè, vennero presi di mira da un gruppo di minorenni cosentini, con fare da bulli e aspirazioni da boss. Uno sguardo di sfida, una spallata, uno sfottò e si scatenò la violenza, assolutamente gratuita da parte di quegli sbarbatelli, ancora con la puzza di latte in bocca, che, per passare il tempo e sfidare la noia, decisero di movimentare con le mani la loro serata. I tutor, fiutando aria di guai e non volendo rovinare la serata ai ragazzi, decisero di allungare il passo, per far ritorno nell’ostello della gioventù dove alloggiavano. Ma i “bulli” non la presero bene e, in pieno atteggiamento di vigliaccheria, chiamarono i rinforzi. Arrivarono altri bulli, che, per mostrare la loro forza aggredirono gli studenti d’Oltralpe, dandosela poi a gambe levate, come fanno i vigliacchi. I ragazzi di Bordeaux, ripresisi dallo spavento, allertarono la sala operativa del 113 per denunciare l’accaduto e chiedere aiuto. Vennero ascoltati a lungo e agli inquirenti raccontarono come si erano svolti i fatti e fornirono anche un preciso identikit degli aggressori. Gli agenti della squadra Volante, attivando le indagini in diverse direzioni, riuscono a rintracciare i responsabili dell’aggressione e a denunciarli. Gli ospiti francesi, prima di partire per Bordeaux, vennero invitati dal sindaco Salvatore Perugini che si scusò ufficialmente a nome della città, così come furono ricevuti dall’allora questore Raffaele Salerno che garantì ai ragazzi e ai loro tutor che la questura avrebbe rintracciato i responsabili di quella vile aggressione. E così fu. Ieri il colpo di scena.