Campo rom Vaglio Lise un’emergenza sulla quale non si puo’ più rimandare

Il sindaco Mario Occhiuto spiega perchè l’allestimento del campo di emergenza provvisorio di Vaglio Lise non è più procrastinabile. 

 

COSENZA – “Com’è noto, – comunica in una nota il primo cittadino – sono in corso da parte dell’Amministrazione comunale i lavori per la realizzazione del Campo di emergenza di Vaglio Lise, temporaneamente destinato ai nomadi accampati nella stessa zona, lungo il fiume Crati. L’area vicino alla stazione ferroviaria, è stata bonificata e parzialmente sistemata per l’occorrenza. Inoltre tutta la Stazione è oggetto di un consistente progetto di valorizzazione dell’Esecutivo (‘Porta del commercio’) già in stato di avanzata programmazione con accordi già formalizzati, prossimo alla realizzazione.

 

Il campo, proprio per questo, è assolutamente temporaneo e rappresenta in parte la risposta di Cosenza ad un problema che esiste e va risolto, secondo i criteri dell’umanità e della civiltà, cioè nel rispetto sia della dignità umana che delle regole del vivere civile. La sua attivazione consentirà di liberare contestualmente un’area a grave rischio idrogeologico per l’incolumità delle persone, e dove è assolutamente vietato ogni tipo di costruzione e di presenza. Inoltre sarà restituito alla città un paesaggio fluviale divenuto, ormai da vari decenni, sede di attività illegali e di degrado ambientale e sociale.

 

Sarà infatti rimosso tutto ciò che vi è stato portato e costruito abusivamente bonificando l’area in questione. Quello che il Comune sta realizzando è un tipico campo di emergenza da Protezione Civile, presidiato e organizzato con un regolamento interno. Poiché in questo momento si registra l’emergenza dei nomadi lungo il fiume Crati, questo campo ex novo verrà utilizzato temporaneamente per dare un alloggio provvisorio a coloro che devono essere evacuati dalla riva del fiume. Ciò consentirà di mettere fine ad una situazione vergognosa e non più tollerabile, sia per la sicurezza degli stessi nomadi che per la sicurezza sociale della città, per la legalità e per il decoro urbano.

 

Certamente, occorre precisare che non si tratterà di un nuovo accampamento Rom, dove si potrà permanere a lungo in costruzioni stabili. Le famiglie nomadi saranno alloggiate in tende da protezione civile. Saranno ammesse al campo e potranno restarvi solo persone senza precedenti penali o carichi pendenti, che non sono state oggetto di un precedente provvedimento di allontanamento da altre province del territorio nazionale, che sono munite di regolare permesso di soggiorno o di altra idonea documentazione, che si impegnano a mandare i figli a scuola, a rispettare le leggi ed il regolamento interno.

 

Nel campo non sarà possibile aggiungere baracche o manufatti di qualsiasi genere, né entrarvi con autovetture. La struttura sarà presidiata 24 ore su 24 da un custode, che vigilerà sulla sicurezza delle persone e sul rispetto del regolamento interno, e dalla presenza costante della Polizia. Ulteriori controlli per la sicurezza interna saranno assicurati dall’uso di sette telecamere. Sono previsti bagni e docce in box prefabbricati, più accessori per cucinare e lavare, sotto le pensiline esistenti. La viabilità interna e la disposizione delle tende consentiranno un completo controllo del campo da parte dei tutori dell’ordine e della sicurezza, nonché l’agevole passaggio di eventuali mezzi di soccorso. Inoltre nel campo si dovrà mantenere la massima pulizia, raccogliendo i rifiuti in appositi contenitori per la raccolta differenziata”.

 

“Come già più volte ho ribadito al riguardo – dichiara il sindaco Mario Occhiuto – siamo finalmente pronti a risolvere un problema che troppo a lungo era stato ignorato da altri. Fra l’altro siamo costretti, come istituzione, a optare per la soluzione delle tende di passaggio in quanto dobbiamo per forza sgomberare il campo abusivo agli argini del fiume Crati a causa di una serie di sequestri dell’autorità giudiziaria, essendo assolutamente rischioso, per chiunque, il vivere lì. Nel contempo, il Prefetto, nominato da una sentenza del Tar Commissario ad acta, ci impone di far rilasciare liberi gli alloggi che avevamo utilizzato nel FerroHotel in seguito a un incendio nel suddetto campo.

 

Il campo d’emergenza temporaneo che stiamo per ultimare – aggiunge Occhiuto – ha lo scopo di prendere di petto la situazione, una volta per tutte, attraverso un monitoraggio costante di questa area provvisoria, con l’intento principale di rispettare i diritti delle persone. Non si può far finta che non esistano disagi e pericoli per la popolazione, e di conseguenza ci stiamo muovendo per come siamo abituati a fare, ovvero con un’azione concreta ma nel segno dell’accoglienza che ha sempre caratterizzato la tradizione della città di Cosenza”.

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