In una riunione convocata questa mattina, l’Unità di Crisi regionale organizza la campagna di somministrazione con la richiesta di creare una sezione apposita online e un servizio di segreteria per contattare i medici di base
CATANZARO – Riunione dell’Unità di Crisi regionale per il Covid-19 (organismo che gestisce l’emergenza), convocata questa mattina nella Cittadella regionale “Jole Santelli” di Catanzaro. Diverse le tematiche trattate tra cui la delibera per la richiesta della chiusura temporanea di tutte le scuole in Calabria, l’iter sulla campagna vaccinazioni e i punti di somministrazione.
Al vertice, oltre al presidente della Regione Calabria, al commissario ad acta della Sanità e agli altri componenti dell’Unità di crisi, hanno preso parte anche il consigliere nazionale Anci Marco Maiolo e il segretario generale Ugl Calabria e segretario nazionale Ugl scuola Ornella Cuzzupi. Spirlì ha chiesto anche di effettuare una “verifica aggiuntiva” sulle varianti del Covid-19 con obiettivo di “avere una mappatura epidemiologica completa, città per città”.
Le vaccinazioni
L’Unità di crisi ha deciso di creare una sezione del sito www.rcovid19.it dedicata ai vaccini. La Protezione civile si impegna a organizzare un servizio di segreteria, anche attraverso il volontariato, per contattare i medici di base e acquisire i dati da inserire nella apposita sezione del sito.
Quanto alla disponibilità di vaccini, il commissario della Sanità ha riferito che, ad oggi, sono disponibili circa 55mila dosi e che la piattaforma dei flussi dei dati è stata realizzata da Poste italiane. L’Unità di crisi ha stabilito che, entro le ore 20 di ogni giorno, dovrà essere messa a conoscenza, dal dipartimento Tutela della salute, dei dati di avanzamento della vaccinazione.
Alle Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere è stato inoltre ordinato il completamento della “Fase 1” della campagna vaccinale rivolta alle categorie target di cittadini già individuate, tra cui persone estremamente vulnerabili affette da patologie severe con immunodeficienza, anche pregresse, rientranti nelle “Aree di patologia” individuate a livello nazionale e identificate sulla base di un maggior rischio e di condizione di fragilità, con i loro accompagnatori e/o conviventi.
«Tali soggetti, infatti – riporta il verbale –, hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o anche letali di Sars-Cov2».L’Unità di crisi ha concordato anche di approfondire le procedure relative allo screening volte a rafforzare le misure di sorveglianza rispetto alle varianti del Covid eventualmente presenti in regione.
I punti vaccinali
È stato inoltre deciso di richiedere all’Esercito l’attivazione di punti di vaccinazione provinciali. Quanto all’ospedale da campo di Cosenza, verrà chiesta la sua trasformazione in centro di vaccinazione; stessa richiesta per la postazione “drive through” di Catanzaro, che sarà trasferita in un immobile idoneo di competenza dell’Azienda ospedaliero universitaria “Mater Domini”. La prossima riunione dell’Unità di crisi è stata convocata per il prossimo 6 marzo.
Verifica sulle varianti
Il presidente della Regione Calabria ha formalmente chiesto al commissario ad acta della Sanità di avviare una verifica aggiuntiva sui dati relativi ai contagi da Covid-19 e in merito alla presenza di eventuali varianti del virus, il tutto avvalendosi dell’ausilio dei dipartimenti di Prevenzione delle cinque Aziende sanitarie provinciali.
L’obiettivo è avere una mappatura epidemiologica completa, città per città, in modo da poter, eventualmente, provvedere alla dichiarazione di nuove zone rosse, fondamentali per contenere il contagio da Sars-Cov2.