Eseguito dall’intera equipe di Otorinolaringoiatria dell’Annunziata, è il primo intervento di posizionamento di protesi fonatoria in un paziente sottoposto a laringectomia totale. Così un 53enne ha immediatamente recuperato la voce.
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COSENZA – La protesi, paragonabile ad un tubicino di plastica con un sistema valvolare unidirezionale, è stata inserita in una comunicazione creata tra la trachea e l’esofago, consentendo un immediato recupero della voce senza necessità di una riabilitazione prolungata (appena un giorno di ricovero). La notizia arriva dall’Annunziata di Cosenza dove è stato effettuato il primo e rivoluzionario intervento di posizionamento di protesi fonatoria. Vista la novità dell’intervento chirurgico, in sala operatoria era presente l’intera equipe di Otorinolaringoiatria diretta dal Dr. Roberto Meranda: i dottori Sante De Santis, Stefano Fucile, Vincenzo Gagliardi, Stefano Lanza, Domenico Romei Bugliari insieme all’anestesista Dr.ssa Stefania Teodoro e agli strumentisti Giulietta Ferrarelli e Carmelo Loco.
La possibilità di ripristinare la funzione fonatoria nel paziente laringectomizzato, risulta ad oggi fondamentale per l’accettazione di tale intervento, considerato spesso mutilante. Se da una parte l’intervento di laringectomia totale (spesso associato a radio e chemioterapia) consente la guarigione dal tumore, la rimozione del principale organo deputato alla produzione della voce condanna questi pazienti al silenzio o voci artificiali (mediante l’ utilizzo di microfoni) o a voci esofagee (mediante eruttazioni che richiedono enorme sforzo e un difficile apprendimento da parte del paziente). Talvolta, come ci confermano i sanitari otoiatri dell’ospedale cosentino, i pazienti pur di conservare la voce rifiutano l’intervento di laringectomia e pertanto la capacità di cura. Ecco che la rivoluzionaria possibilità di inserimento della protesi fonatoria, rappresenta un enorme aiuto psicologico, consentendo a tali pazienti di produrre una voce fluente, socialmente valida simile a quella naturale. Oltre alla protesizzazione chirurgica, da circa un anno, presso l’ambulatorio ORL dell’ospedale di Cosenza è attivo il follow-up dei pazienti laringectomizzati con protesi fonatorie, normalmente fornite dal SSN, con netta riduzione della migrazione sanitaria verso il centro e nord Italia per problemi relativi al corretto funzionamento e alla periodica sostituzione della protesi.
Viste le difficoltà del periodo pandemico e le criticità in cui versa la sanità calabrese, poter offrire un tale servizio alla popolazione è un grandissimo traguardo. Da circa 2 anni l’attività oncologica dei tumori del distretto testa-collo presso la UOC di Otorinolaringoiatria di Cosenza, sta procedendo regolarmente, con interventi sempre più conservativi e allineati alle linee guida nazionali ed internazionali. In particolare per i tumori della laringe sono state eseguite numerose procedure con il Laser CO2 ed interventi ricostruttivi con asportazioni limitate dell’organo in modo da garantire la preservazione di funzioni vitali come la voce e la deglutizione. I risultati ottenuti ed il trattamento dei pazienti provenienti da altre città calabresi, sta rappresentando un momento di forte stimolo per l’attività e la collaborazione multidisciplinare dei medici cosentini. Il tutto è supportato dai cittadini cosentini, sempre più vicini ai medici dell’ospedale Annunziata e sempre più sensibili ai bisogni dei pazienti oncologici, con associazioni non profit come l’ avvocato Carlo Condemi, fondatore dell’Associazione laringectomizzati di Cosenza e la dr.ssa Francesca Caruso presidentessa di Oncomed.