1921 di questi hanno già ricevuto la prima dose e 1666 anche la seconda. La somministrazione del vaccino è assicurata dall’impegno di un pool di 19 medici
COSENZA – I risultati della campagna di vaccinazione portata avanti nell’Azienda ospedaliera di Cosenza per medici, personale sanitario e amministrativo e per i dipendenti delle ditte che assicurano i diversi servizi nell’Ospedale dell’Annunziata, sono stati illustrati in una seduta della Commissione consiliare sanità.
Piano vaccini, l’Annunziata verso la conclusione
“Dal 2 gennaio, 7 giorni su 7, presso l’Azienda Ospedaliera sono state adibite alle vaccinazioni due strutture interne: la sala prelievi e il centro trasfusionale diretto dal dottor Francesco Zinno”, ha ricordato il dottor Roberto Pellegrino, Direttore dell’Unità Prevenzione e Protezione Ambientale dell’ospedale Annunziata.
“Il target è costituito da tutti i dipendenti, 1653 operatori sanitari (tra medici, infermieri, Oss, ma anche personale amministrativo e tecnico) unitamente al personale delle ditte che svolgono attività e garantiscono i servizi più diversi all’interno dell’azienda ospedaliera (dai servizi di pulizia al servizio di lavanderia, al servizio di riparazione delle strumentazioni chirurgiche, ecc.). Se ai 1653 tra operatori sanitari ed altro personale dell’Azienda Ospedaliera, aggiungiamo – ha proseguito Pellegrino – i 580 dipendenti delle varie ditte, si arriva a un totale di più di 2200 persone. Allo stato attuale 1921 di queste hanno già ricevuto la prima dose e 1666 anche la seconda. Il cronoprogramma prevede che intorno al 20 di febbraio le vaccinazioni anti covid siano completate.
La somministrazione del vaccino – ha aggiunto il dottor Pellegrino -è assicurata dall’impegno di un pool di 19 medici (tra internisti, immunologi, cardiologi e specialisti in malattie infettive) che si dedicano a questo compito. Abbiamo creato una cornice di sicurezza per tutte le diverse tipologie di pazienti, cercando di intervenire anche sull’aspetto psicologico che è poi quello che maggiormente li condiziona facendo prevalere la preoccupazione o una certa esitanza a sottoporsi alla somministrazione del vaccino”.
Pellegrino ha inoltre ricordato che “nel pool abbiamo inserito anche il servizio di farmacovigilanza che, come riferito dalla responsabile dello stesso servizio, dottoressa Rossana Ritacca, si adopera 12 ore al giorno per raccogliere i dati, ma anche per fornire supporto psicologico, rassicurando i pazienti”.
Effetti collaterali “che scompaiono presto”
Il dottor Pellegrino ha fornito qualche dato anche relativamente alle segnalazioni di eventi avversi dopo la somministrazione del vaccino, rilevando la presenza di alcuni effetti collaterali (sintomi assai fugaci) che scompaiono presto e che sono da ricondurre anche ad un effetto di stimolazione del sistema immunitario. La conclusione cui è giunto il dottor Pellegrino è che “non vaccinarsi non è la migliore delle soluzioni e, tenendo conto del rapporto costi-benefici, è di gran lunga meglio la vaccinazione”.
Pellegrino ha insistito anche sulla necessità di continuare a fare i tamponi “perché è necessario individuare i cosiddetti portatori sani che veicolano la malattia. Tutte le persone vaccinate – ha aggiunto – saranno poi sottoposte al test sierologico per verificare se hanno sviluppato i titoli anticorpali. C’è stata grande attenzione nel creare la cornice di sicurezza all’interno dell’Ospedale. La sala prelievi rappresenta la location ideale dove vaccinare, con 2 postazioni dedicate alle visite prevaccinali, 3 sale d’attesa che consentono l’osservazione prevista, 1 sala dove vengono preparati i vaccini, 2 centri di somministrazione con 2 infermieri e un’altra unità del personale addetta alla registrazione dei dati”.
Alla commissione ha preso parte anche il dottor Gianluca Filice che affianca il dottor Pellegrino nella campagna vaccinale all’interno dell’Azienda ospedaliera. “Ci siamo dedicati a questo compito in continuità con il lavoro eccellente che aveva iniziato il dottor Marrocco – ha detto Filice – e che noi intendiamo proseguire nel solco da lui tracciato. Abbiamo il dovere di sottoporci alla vaccinazione perché il vaccino è un’arma fondamentale per la prevenzione”.
I consiglieri chiedono tempi celeri sulle vaccinazioni
Nel corso della commissione sono intervenuti alcuni consiglieri comunali. La consigliera Francesca Cassano ha sollecitato soluzioni per procedere prima possibile alla vaccinazione della categoria degli insegnanti e per predisporre un piano per tutte le fasce d’età. Apprezzamento per il lavoro fin qui svolto è stato espresso dal consigliere comunale Carmelo Salerno e dal consigliere Francesco Cito che ha sottolineato l’ottima organizzazione.
“Sapere che nel nostro Ospedale i medici e il personale sanitario sono vaccinati – ha poi detto il consigliere Damiano Covelli, intervenuto subito dopo- è motivo di tranquillità e serenità”. Covelli ha, però, rivolto al dottor Pellegrino e al dottor Filice una precisa domanda per sapere quando saranno chiamati ad essere vaccinati i comuni cittadini, lamentando l’assenza di un piano vaccinale in questa direzione. Covelli ha invocato una “tempistica la più veloce possibile”. E a questo proposito ha sollecitato la convocazione della Conferenza dei Sindaci, non solo per dare un’informativa ai primi cittadini, ma anche perché i Sindaci possano stimolare il commissario straordinario alla sanità della Regione Calabria a provvedere con immediatezza.