Nonostante le rassicurazioni delle delegata alla salute di Cosenza, De Marco, continuano le segnalazioni e le lettere da parte dei fruitori della Farmacia Territoriale, fortemente preoccupati per una sua possibile chiusura
COSENZA – Non si placa ancora la preoccupazione dei cittadini, che fanno ricorso quotidianamente alla Farmacia Territoriale per farmaci o presidi medici salvavita, riguardo la notizia di una sua possibile chiusura. Nonostante le rassicurazioni da parte della delegata alla salute pubblica di Cosenza, Maria Teresa De Marco, continuano le segnalazioni e le paure dei fruitori della Farmacia. Non per ultima arriva la sig.ra Italia Cannataro che scrive alcune riflessioni e rivolge delle domande a chi di competenza, sperando di riuscire ad avere al più presto una risposta. E ancor prima ci scrive la Professoressa M.G.M. di San Pietro in Guarano molto preoccupata perchè ritira mensilmente un farmaco, l’unico efficace fino ad ora, per poter vivere una vita quotidiana apparentemente normale.
“Scrivo a proposito della paventata chiusura della farmacia territoriale di Rende, realtà che conosco bene essendo mia madre stomizzata da 16 anni. Vorrei fare alcune considerazioni partendo dalla fine:
1) La delegata alla salute pubblica De Marco si è preoccupata di definire la notizia “illazione”. Ora presuppongo che conosca il significato del termine, il cittadino ha letto un documento pubblico e accessibile e lo ha riportato. Cosa vuol dire dunque? Il documento è falso? Non doveva essere reso pubblico?
2) Chi prende queste decisioni? La commissaria? E dove? Fanno delle riunioni? Se non vengono svolti regolari breefing allora a cosa serve la pletora di “facenti funzione” dell’ASP (nel merito Maria Marano per l’ufficio presidi)?
3) Come mai alla territoriale non sono preoccupati? C’è una guerra in atto con l’ASP (come molti di noi sospettano da tempo visto l’ostruzionismo subito dai pazienti durante in lockdown dai voi puntualmente riportato)?
4) Come mai un atto amministrativo così grave ha esecuzione nel mese di agosto?”
Di seguito, invece, la preoccupazione espressa dalla Professoressa M.G.M.
“Sono un’insegnante di San Pietro in Guarano, che lavora a Rende, affetta da malattie autoimmuni che si serve, previo piano terapeutico di uno specialista ASL, della farmacia territoriale di Rende per ritirare mensilmente un farmaco, l’unico efficace fino ad ora, per poter vivere una vita quotidiana apparentemente normale. Sono venuta a conoscenza della chiusura della suddetta farmacia da parte della Dottoressa Commissaria della Salute Bettelini. Sono veramente delusa, ma ancor di più preoccupata per tale sua decisione. Già mi vedo ad andare in luoghi più lontani, difficili da raggiungere in situazioni normali, per ritirare il mio farmaco, con mezzi pubblici (io non guido, purtroppo) e magari d’inverno con neve o maltempo. Ma è mai possibile che chiunque prenda in mano la sanità calabrese, debba dimostrare sempre di non conoscere le complessità del territorio? E mai possibile che, prima o poi, con la scusa di apportare migliorie ci toglie il poco che abbiamo?
Inviterei la dottoressa a venire con me alla farmacia territoriale dove dovrò andare, sempre che io ci possa andare, perché si renda conto del disagio che i malati possono avere soprattutto d’inverno. E con me deve fare anche la fila! La Territoriale di Rende, non solo non va chiusa, ma addirittura andrebbe ampliata e aperta anche almeno due volte nel pomeriggio, se vogliamo che i diritti dei malati vengano rispettati, visto che ormai da tempo non godo più dell’esenzione ticket su poche delle molte analisi che devo fare periodicamente per portarle ai vari specialisti che mi curano.”