Un post carico di rammarico quello pubblicato dall’Associazione “La Terra di Piero”, che dall’inizio della pandemia insieme ad altre realtà del territorio cosentino, ha messo in campo un’attività solidale unica: la consegna di pasti e spesa alle famiglie in difficoltà. Su Facebook l’annuncio: “abbiamo un problema e ci fermiamo”
COSENZA – Il problema che si sono trovati davanti i volontari della Terra di Piero, secondo quanto riportato su Facebook, è relativo ad un agente della Polizia Stradale che avrebbe preso di mira alcuni di loro, multandoli. La premessa però è utile a capire il senso del problema: “con le Forze dell’ordine dell’area urbana in questo periodo stiamo avendo solo fattiva collaborazione. Ci sono problemi umanitari che vanno risolti assieme e questo stiamo facendo – scrive Sergio Crocco – casi molto difficili in cui serve la nostra e la loro mano. Però come sempre esiste l’eccezione”.
Nel post infatti si sottolinea come un “signore della Polizia Stradale, uno solo, perchè i suoi stessi colleghi dimostrano insofferenza verso le sue azioni, appena vede mezzi riconducibili alla nostra attività, procede immediatamente a multarli. Siamo in enorme difficoltà perché i contributi dei nostri benefattori sono destinati a migliorare i giorni delle persone bisognose, non a soddisfare esaltazioni poliziesche senza senso. Speravamo che il buonsenso potesse prevalere ma oggi abbiamo capito che non è così”.
“Ah, siete della Terra di Piero? e mò vi frego io”
“Ne ho già multato altri, e ora ci incappate voi“… questo il suo esordio oggi – riporta il post dell’Associazione cosentina intitolata a Piero Romeo: “Non sappiamo cosa abbiamo potuto fare di male a questa persona. Fatto sta che siamo costretti a fermare la nostra attività e restare a casa. Il danno verso la nostra comunità sappiamo sarà enorme, ma almeno i vostri soldi non andranno ad azioni da sceriffi. Scusateci, non siamo stati capaci di far comprendere a tutti ciò che stavamo facendo. Stasera, per l’ultima volta, la cena verrà consegnata regolarmente”.
L’intento della comunicazione sui social non è chiaramente mirata a puntare il dito contro le forze dell’ordine ma questa vicenda, ha creato evidentemente, un problema ai volontari che nonostante mettano in campo persone, mezzi e tempo, a rischio anche della loro incolumità e gratuitamente, si sono trovati davanti ad una situazione che non può essere sottovalutata.
Sergio Crocco de “La Terra di Piero” ha spiegato ai microfoni di Rlb come si è evoluta la vicenda
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L’incontro con il Questore Petrocca: “Voi dovete andare avanti”
In serata la situazione è cambiata dopo l’incontro con il Questore di Cosenza, Giovanna Petrocca che ha detto ai rappresentanti dell’associazione: “Voi dovete andare avanti. Così è iniziato il discorso che ci ha fatto il Questore di Cosenza e così è terminata la conversazione. Ci ha convocati pochi minuti dopo la nostra denuncia. Abbiamo avuto un colloquio schietto con una persona seria e concreta. Ci ha rassicurato che non subiremo più atteggiamenti come quelli che abbiamo reso noto. La Dott.ssa Giovanna Petrocca è stata di una gentilezza imbarazzante.
“Teniamo a ribadire – ha scritto in un nuovo post pubblicato intorno alle 21 dallo stesso Sergio Crocco – per purissimo amore di verità, che il problema è stato solo con una persona. Tutti i rappresentanti di tutti i corpi delle Forze dell’ordine in questi giorni stanno mostrando un atteggiamento comprensivo e tollerante a favore nostro e soprattutto di chi è in difficoltà. Andiamo avanti. Seguiamo l’invito del Questore di Cosenza, anche a nome delle migliaia di cosentini e cosentine che ci hanno manifestato una solidarietà da brividi. Domani 550 pasti caldi continueranno ad essere nelle case dei cosentini migliori e continua anche la distribuzione dei pacchi spesa. Grazie a tutti. Continuiamo!”