Saranno attivati appositi controlli delle forze dell’ordine per verificare la veridicità delle comunicazioni pervenute da parte delle aziende che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione pur rientrando nella filiera delle attività consentite dal decreto governativo. I sindacati “apprezzamento per il lavoro della prefettura ma la tutela dei lavoratori non è negoziabile”
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COSENZA – Nella mattinata odierna, il prefetto di Cosenza Cinzia Guercio ha tenuto una riunione, in videoconferenza, alla quale hanno partecipato le confederazioni di categorie produttive nonché i rappresentanti delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e UGL. L’incontro è stato voluto dal prefetto per illustrare le attività, svolte dalla prefettura, di analisi e valutazione delle comunicazioni pervenute da parte dalle attività produttive, secondo le previsioni della decretazione statale, nonché per proseguire nel costruttivo confronto, già avviato, con i predetti Organismi. Nel corso dell’incontro, i sindacati hanno evidenziato come alcune aziende del territorio, pur continuando a produrre, in quanto incardinate nella filiera di attività consentite, munite di codice Ateco richiamato dalla decretazione statale hanno, di fatto, ridotto sensibilmente la produzione, ricorrendo agli ammortizzatori sociali per parte dei propri dipendenti. Tale circostanza, per come evidenziata dal Prefetto, sarà oggetto di appositi controlli delle forze dell’ordine, finalizzati a verificare la veridicità delle comunicazioni pervenute da parte delle Aziende, mediante interventi specifici di analisi delle filiere attenzionate.
I predetti controlli, inoltre, saranno anche mirati a garantire, nell’interesse della tutela della salute dei lavoratori, che le aziende produttive assicurino l’adozione dei prescritti dispositivi di protezione individuale, anche in considerazione della rappresentata difficoltà di reperire, sul mercato, tali presidi. In un contesto economico, già di per se particolarmente fragile come quello del territorio cosentino, assume rilevanza strategica un continuo confronto tra le Istituzioni ed i rappresentanti delle categorie produttive e dei lavoratori, nell’ambito del quale tracciare un percorso idoneo a contemperare e bilanciare, al meglio, le attuali esigenze economiche produttive con la necessità di tutelare la salute pubblica. Tale confronto proseguirà, costantemente, anche nella fase successiva all’emergenza in atto, così da approntare, anche con la collaborazione di altre enti e istituzioni, ogni iniziativa idonea a ripristinare la funzionalità del settore produttivo. Al termine dell’incontro, le parti hanno espresso apprezzamento per l’operato della prefettura, sempre pronta a dare puntuali risposte agli operatori economici ed ai lavoratori, anche in una fase così delicata, come quella attuale.
I sindacati “tutela della salute lavoratori è una priorità non negoziabile”
CGIL CISL UIL territoriali e comprensoriali, rappresentate dai rispettivi Segretari Generali, hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla Prefettura stessa nell’azione di coordinamento e di presidio del territorio e ribadito che la salute e la sicurezza dei lavoratori rappresentano priorità non negoziabili. Per quanto riguarda le imprese che chiedono di proseguire le attività occorre, perciò, dare piena attuazione al protocollo sottoscritto fra parti sociali e Governo, finalizzato alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, fornendo i dispositivi di protezione individuale, rispettando le prescrizioni sulla sanificazione degli ambienti di lavoro e sul distanziamento, prevedendo controlli costanti. Più nello specifico, considerata la difficoltà nel reperimento dei dpi da parte delle aziende, i segretari generali di CGIL, CISL e UIL hanno rivolto al rappresentante del governo un appello affinché la protezione civile Nazionale garantisca l’approvvigionamento degli strumenti necessari alla tutela della salute di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori impegnati nei servizi essenziali. Hanno, inoltre, sottolineato la necessità di controlli circa le autorizzazioni al proseguimento delle attività di imprese che erogano servizi ad aziende ritenute “essenziali”, ma che stanno ricorrendo ad ammortizzatori sociali. Al Prefetto è stato chiesto anche di limitare le autorizzazioni in questione perché nella fase attuale è senza dubbio prioritaria la tutela della salute e di sospendere le attività di tutte quelle aziende che ancora non hanno fornito le necessarie documentazioni integrative. Durante la videoconferenza i segretari hanno espresso apprezzamento per l’azione di verifica e controllo della prefettura nelle residenze per anziani, in accoglimento della richiesta unitaria avanzata nei giorni scorsi insieme alla federazione dei pensionati, un’attività fondamentale per verificare le condizioni di degenza degli ospiti di queste strutture, sia per tutelarne la salute e la vita, sia per evitare nuovi focolai di contagio da Covid-19.
I rappresentanti sindacali hanno poi chiesto che questo nucleo di valutazione diventi una vera e propria cabina di regia che, con il coordinamento della prefettura, possa guidare e aiutare il processo di ripresa graduale delle attività, per limitare i danni al tessuto produttivo territoriale, in modo da difendere, una volta cessata l’erogazione degli ammortizzatori sociali, i livelli occupazionali. I segretari generali di CGIL, CISL e UIL hanno, infine, chiesto che il prefetto intervenga perché ci sia un coordinamento delle attività che i sindaci stanno mettendo in campo in queste ore per l’erogazione dei bonus dell’emergenza alimentare, così da garantire tempestività ed equità sociale nei criteri di accesso.