“Mi chiamo Ludovica responsabile di due supermercati a Cosenza e Marano Marchesato ed ho bisogno di comunicare con chi legge quello che oggi viviamo all’interno dei supermercati”
COSENZA – Inizia così il messaggio inviato alla nostra redazione da Ludovica: “È un momento difficile per tutti, noi restiamo aperti, ma con le dovute precauzioni, per tutelare voi e noi stessi. Il servizio di spesa a domicilio è sempre attivo e senza costi aggiuntivi. Ci teniamo a precisare però che nessun prezzo è stato aumentato per trarre guadagno extra da questa emergenza che, oggi più che mai, deve trovarci uniti anche se distanti”.
“Ma noi siamo umani come voi che dovete stare a casa, come voi vulnerabili. Ci sono momenti in cui il panico ci attanaglia – spiega Ludovica – ed abbiamo a che fare con tante persone e nonostante si cerchi di mantenere la distanza consigliata che dobbiamo far rispettare, c’è chi troppo spesso più che dimenticarsene, proprio non vuole e per risposta ci manda gratuitamente a quel paese, lasciando la merce ovunque”.
“Siamo umani e non immuni ed ognuno di noi ha una famiglia”
“Io personalmente ho due bambini che vedo al rientro la sera e che non riesco ad allontanare quando, dopo una giornata senza vedermi cercano i miei abbracci. Caro Presidente Conte, noi restiamo aperti consapevoli che è un dovere mantenere i servizi necessari, che non possiamo permetterci di abbassare le saracinesche, che per molti venire ad acquistare anche una sciocchezza è un modo per evadere, ma non e’ un dovere sorridere mentre vorresti gridare o piangere, non è un dovere acquistare le mascherine, per tutelarci e tutelare, da chi in questo momento crede di arricchirsi facendole pagare centinaia di euro, non è un nostro dovere mettere a disposizione dei clienti litri di disinfettante,sanificare e installare i divisori alle casse”.
“Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo, a spese nostre,ma non crediamo sia giusto,se parlate di tutela anche noi ne necessitiamo.E per chi crede che il tutto sia compensato dai guadagni non è così.Siamo persone e qui è come essere in trincea”.
Scusate lo sfogo Ludovica S.