Continua la protesta dei dipendenti della Cooperativa S.E.A.T.T. che stanno manifestando per protestare contro l’imminente licenziamento dei 54 lavoratori “la protesta continuerà ad oltranza finché non ci si sederà intorno a un tavolo con tutte le parti coinvolte”
COSENZA – Non si ferma la protesta dei lavorati della Coperativa SEATT che a fine novembre vedrà il licenziamento di 54 operatori. Una decina di dipendenti aderenti alla sigla sindacale dell’USB ha iniziato la sua protesta salendo sul tetto del Cup dell’Ospedale di Cosenza. Per domani mattina è previsto un sit-in alla cittadella regionale di Catanzaro.
“Il licenziamento nella data del 30 Novembre si avvicina sempre di più, quasi la totalità dei lavoratori e delle lavoratrici ha già ricevuto la lettera di licenziamento da parte della Cooperativa – scrive in un comunicato l’USB – nessuna buona notizia per i/le 54 dipendenti della Cooperativa Seatt. Il tavolo di giovedì scorso con la dirigente Panizzoli e il successivo tavolo con la dottoressa Tarsia in Prefettura, non hanno sortito alcun effetto.. Il vero punto di domanda resta su come l’Azienda Ospedaliera intenda sostituire le 54 persone dal primo di Dicembre. Gli attori istituzionali che hanno il potere di intervenire concretamente e nell’immediato sulla questione, aldilà delle dichiarazioni alla stampa, sembrano ignorare la vertenza, promuovendo una comoda posizione di stallo. Nella giornata di sabato 23 novembre i lavoratori e le lavoratrici si sono riuniti/e in un’assemblea, definendo le modalità di conduzione della mobilitazione”.
L’Unione Sindacale di Base da questa mattina ha attuto la protesta insieme ai lavoratori e alle lavoratrici. Non sono stati bloccati i servizi del CUP, che avrebbe messo in difficoltà solo i cittadini, ma per protestare i lavoratori sono saliti sul tetto. “La protesta continuerà ad oltranza finché – fanno sapere – non ci si sederà intorno a un tavolo con tutte le parti coinvolte: la Dirigente Panizzoli, il Commissario Cotticelli, la Cooperativa SEATT e la Prefetta Galeone. Per noi- concludono – l’unica soluzione possibile è l’internalizzazione e la stabilizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici contro il sistema degli appalti a ditte esternalizzate”.
La lettera dei lavoratori della cooperativa
“Venerdì 30 novembre 54 operatori saranno licenziati dopo 20 anni di onorata carriera. Il nostro contratto, scaduto lo corso mese di febbraio, è stato prorogato dall’Azienda Ospedaliera di Cosenza nelle more della definizione della nuova gara. Purtroppo, però, per responsabilità di taluni dirigenti prima – si legge nella lettera – e per colpa del Decreto Calabria poi, la nuova gara non è stata bandita e l’Azienda Ospedaliera, in contrasto con tutti gli atti predisposti da gennaio ad oggi, ha paradossalmente deciso di mandarci a casa”.
“Degli attestati di stima, dei ‘siete indispensabili’, dei senza di voi le attività di bloccheranno, ecc.. ecc…, ce ne facciamo ben poco e mercoledì scorso a Catanzaro abbiamo incontrato il Commissario Cotticelli che davanti ai nostri rappresentanti sindacali ha telefonato dalla dott.ssa. Panizzoli invitandola a trovare una soluzione”
“Il giorno seguente, pertanto, ci siamo recati dalla dott.ssa Panizzoli che, oltre a manifestarci la sua solidarietà, e i consueti attestati di stima, ha affermato di voler prorogare il servizio ma di avere le mani legate senza l’autorizzazione del Dottor Cotticelli. È palese che qualcuno sta bluffano e abbiamo chiesto al Signor Prefetto di convincere Cotticelli e la Panizzoli allo stesso tavolo, così da trovare tutti insieme una soluzione senza scaricare responsabilità sugli assenti”.
Il Gnerale Cotticelli, però, non risponde alle telefonate della Prefettura di Cosenza da venerdì scorso e allora abbiamo deciso di far capire all’Azienda Ospedaliera e all’utenza i gravi disagi che si registreranno da lunedì 2 dicembre. Tutti siamo al corrente dell’atavica carenza di personale, del blocco del turnover che da oltre 10 anni non consente di sostituire i dipendenti pensionati. Eppure qualche sapientone ha convinto da dottoressa Panizzoli di poterci sostituire, assumendoci con il solito giochino dello scorrimento delle graduatorie più dei 2 operatori calla center oggetto del famoso contenzioso farsa che sta facendo ridere tutta Italia per le palesi irregolarità (ricordiamo che sono stati assunti 9 centralinisti a fronte di un bando per l’assunzione di 1 centralinista) pubblicando un avviso di mobilità interna (al quale nessuno ha risposto) o in extremis ratio spogliando altri reparti con ordini di servizio illegittimi.
“Non siamo qui a difendere il nostro datore di lavoro. La nostra protesta è rivolta soltanto da ottenere una proroga nella more della definizione della nuova gara, così da poter godere delle Clausole di Salvaguardia che per legge obbligherà la società subentrante ad assorbirci”.
“Sarà sufficiente un giorno di inattività per veder compromessa questa benedetta Clausola e la nuova ditta sarà libera di assumere chi vorrà. Magari amici e parenti di chi sta giocando sporco contro 54 famiglie. Speranzosi di poter trascorrere anche noi un Natale sereno”.
I Lavoratori della coop Seatt