Sulle elezioni regionali il vicepresidente della Camera è stato chiaro: “Il compito di Oliverio sarebbe stato quello di traghettare verso una figura nuova. E’ chiaro che siamo molto preoccupati per una mancanza di progettualità”
COSENZA – “Non commentiamo vicende interne al Movimento Cinque Stelle e agli altri, siamo solo interessati che questo governo faccia le cose per cui gli italiani si aspettano risposte”. Lo ha detto Ettore Rosato coordinatore di Italia Viva e vicepresidente della Camera dei deputati parlando con i giornalisti al suo arrivo a Cosenza, a margine di un incontro pubblico per presentare il partito in città. Ad accogliere Rosato, nel cinema Modernissimo, Stefania Covello e il padre Franco, il sindaco di Diamante Ernesto Magorno, la senatrice Silvia Vono, l’ex Ministro agli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta, la consigliera comunale Bianca Rende e tanti amministratori locali che hanno aderito al neopartito costituitosi il 18 settembre scorso che vede in Matteo Renzi il proprio leader.
Sulle elezioni regionali il vicepresidente della Camera è stato chiaro. “Italia Viva si è presentato al paese da venticinque giorni – ha dichiarato Rosato – ed è chiaro che non possiamo presentare un candidato alle elezioni regionali. La candidatura di Oliverio complica il quadro, il suo compito sarebbe stato quello di traghettare verso una figura nuova, energica, capace di dare una risposta più forte a questa terra e questo non è accaduto. E’ chiaro – ha aggiunto Rosato – che siamo molto preoccupati per una mancanza di progettualità. Al massimo si parla di nomi, ci vorrebbe, invece, una idea, un progetto, per noi anche in discontinuità con quanto accaduto in questi anni che rilanci questa terra, che affronti i problemi, non sono pochi, ma che valorizzi le grandi potenzialità di questa terra”. Infine ha chiarito Rosato: “noi siamo al servizio di questa regione, vediamo quali sono le proposte dei partiti che esistono da più tempo”.
Non si conoscono ancora i coordinatori del partito, che al momento è in fase di organizzazione. “Noi non siamo disorganizzati per caso ma per scelta – ha poi concluso il coordinatore di Italia Viva – perché questa è una fase di accoglienza e non vogliamo far trovare una casa che ha già costruito tutto, ma la costruiamo con chi sta ancora arrivando. La risposta calabrese è buona, ci sono tanti militanti, amministratori, tante persone che non hanno mai fatto politica e vedono in Italia Viva uno strumento per impegnarsi in modo nuovo, diverso, e più concentrato sui progetti piuttosto che sugli organigrammi”.