Dissesto, riunione del Comitato Civico Presidio bilancio “è allarme liquidità, le misure”

Si è tenuta la prima riunione del Comitato Civico di Presidio del Bilancio riequilibrato del comune di Cosenza. Le tre associazioni promotrici hanno concordato sulle misure necessarie per il riequilibrio del comune “preoccupazione per l’evidente squilibrio di cassa. Serve una vera e propria riconfigurazione dell’organizzazione e dell’operatività dell’Ente”

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COSENZA – Il Consiglio Comunale di Cosenza ha novanta giorni per riformulare il proprio bilancio e sottoporlo all’approvazione del Ministero degli Interni. In questi novanta giorni il Laboratorio Riformista, Oltre i Colori e Buongiorno Cosenza si sono costituiti in un “comitato civico di presidio”per illustrerare ai cittadini di Cosenza, in maniera chiara e compiuta, quali effetti si manifesteranno in seguito ai prossimi adempimenti contabili del Comune e le misure necessarie per il riequilibrio dell’Ente.

Ridurre di di 45 milioni gli impegni di spesa

La prima riunione si è conclusa e le tre associazioni promotrici hanno concordato sulle misure necessarie per il riequilibrio del comune di Cosenza. Calcolano, in particolare, che il Bilancio Riequilibrato dovrà ridurre di circa 45.000.000 € gli impegni di spesa, rispetto all’ultimo documento approvato dalla maggioranza Occhiuto, che peraltro ha drammaticamente sbagliato le previsioni d’entrata, essendo l’amministrazione Occhiuto, nel 2018, riuscita a incassare, per entrate correnti, solo il 57% delle sue previsioni d’entrata. Il Comitato Civico di Presidio del Bilancio riequilibrato denuncia quindi un grave disequilibrio della parte corrente del bilancio comunale. A tale squilibrio è riconducibile la ragione del dissesto che il Consiglio Comunale ha dovuto dichiarare a seguito della diffida del Prefetto.

“Per risolvere tale squilibrio – scrive nella nota il Comitato – sarà necessaria l’assunzione di misure che costituiscono una vera e propria riconfigurazione dell’organizzazione e dell’operatività dell’Ente comunale; misure che il sindaco Occhiuto si è rivelato incapace di assumere in questi ultimi sette anni di predissesto . Misure che rischiano di colpire in particolare le fasce più indifese della popolazione. Infine, il Comitato Civico di Presidio del Riequilibrio esprime forte preoccupazione per l’evidente squilibrio di cassa della gestione comunale, che porterà senz’altro a nuovi blocchi nell’erogazione di stipendi ed altre uscite essenziali. Tanto più dopo i pagamenti effettuati a partire dalle ore successive alla dichiarazione di dissesto, i cui criteri ed ordine di priorità sono apparsi incerti, per non dire oscuri. Il lavori del Comitato Civico di Presidio del Bilancio riequilibrato rimangono aperti a singoli cittadini, associazioni e movimenti che vogliano impegnarsi per la tutela dei cosentini e il risanamento del comune di Cosenza.

Entrate correnti: incassato solo il 57% del previsto

Si è preliminarmente verificato che nell’ultimo periodo rendicontato dall’amministrazione Occhiuto (2018) il Comune di Cosenza ha registrato impegni di spesa correnti per circa 113 milioni, cui si sono aggiunti circa 7,5 milioni di rimborsi di prestiti. Le spese non contabilizzate, per come accertato dalla Corte dei Conti, sono state circa 5 milioni di euro. Nello stesso periodo il Comune è riuscito ad impegnare solo 82 milioni di euro. Sulla base di tali dati, si ritiene che l’importo di € 85.000.000,00 rappresenti un livello incomprimibile di spese correnti, almeno per i primi tre anni di dissesto. Per gli ultimi due occorre verificare gli stanziamenti per il personale, su cui è prevedibile una pesante riduzione.

Si è quindi proceduto all’analisi preliminare della dinamiche delle entrate degli ultimi due esercizi per concludere quanto segue: le entrate correnti che l’Ente è riuscito ad incassare negli ultimi due esercizi sono state € 45.000.000 nel 2017 e circa € 64.000.000 nel 2018. Le previsioni di incasso erano state di € 109.850.137,47 per il 2018. In pratica il comune nel 2018 è riuscito a incassare per entrate correnti circa il 57% del previsto. Di fatto, il Comitato Civico di Presidio del Bilancio riequilibrato denuncia una grave disequilibrio della parte corrente del bilancio comunale. A tale squilibrio è riconducibile la ragione del dissesto che il Consiglio Comunale ha dovuto dichiarare a seguito della diffida del Prefetto.

In particolare, il disequilibrio è dovuto a gravi ritardi nell’incasso delle entrate, quali:
1) Incasso del 50% circa della TARSU
2) Incasso di circa il 12% dei ricavi per vendita di servizi pubblici
3) Riscossione al 30% dei fitti attivi
4) Mancata riscossione di COSAP
5) Previsione di riscossione errata per i rimborsi in entrata per circa 10.000.000
6) Previsioni di riscossione errata per multe e sanzioni (circa 13.000.000)
7) Grave incongruenza tra la previsione di incasso per la vendita di servizi e gli incassi effettivi.

Per quanto precede, si ritiene che, una volta migliorata la % di incasso TARSU e servizio idrico, il comune può programmare un livello annuo di entrate di competenza di € 75.000.000, compresi circa € 4.000.000 annuo di multe e sanzioni. Per potere quindi procedere alla programmazione di un bilancio riequilibrato, l’amministrazione comunale dovrà necessariamente prevedere nei prossimi cinque anni:

1) Provvedimenti di riduzione di 45.000.000 € di spese
2) Recuperi di maggiori entrate per circa 12.000.000

Si ritiene che tali misure costituiscano una vera e propria riconfigurazione dell’organizzazione e dell’operatività dell’Ente comunale, di cui il sindaco Occhiuto si è rivelato incapace in questi ultimi sette anni di predissesto. Si ritiene anzi che la cittadinanza debba seguire con la massima attenzione le attività dell’amministrazione comunale, onde evitare che si perda ulteriormente tempo nell’auspicata direzione del risanamento e del rilancio del comune di Cosenza e, soprattutto, per evitare che:

1. Il taglio di € 45.000.000 colpisca solo le spese previste per il sociale
2. Il taglio comprometta l’erogazione di servizi oggi svolti dal comune a favore delle categoria disagiate
3. Il recupero delle entrate colpisca prima di tutto: A) Le famiglie
4. Che si prescinda da una puntuale verifica dei criteri di fissazione della TARSU e dei criteri di accertamento, con ciò comportando che: A) I cittadini siano oberati da richieste non giustificate, per come accade oggi con i criteri di iscrizione a ruolo indiscriminati di Municipia, che producono inutile e odioso contenzioso, B) Si colpiscono le fasce più disagiate che hanno minore capacità di difesa, C) I costi coperti dalla tariffa sono costi improduttivi o,  addirittura, clientelari.

Infine, il Comitato Civico di Presidio del Riequilibrio esprime forte preoccupazione per l’evidente squilibrio di cassa della gestione comunale, che potrebbe portare a nuovi blocchi nell’erogazione di stipendi ed altre uscite essenziali. Tanto più dopo i pagamenti effettuati a partire dalle ore successive alla dichiarazione di dissesto, i cui criteri ed ordine di priorità sono apparsi incerti, per non dire oscuri. Il lavori del Comitato Civico di Presidio del Bilancio riequilibrato rimangono aperti a singoli cittadini, associazioni e movimenti che vogliano impegnarsi per la tutela dei cosentini e il risanamento del comune di Cosenza.

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