Una delegazione di operatori socio sanitari ha partecipato alla riunione della Commissione sanità al Comune di Cosenza presieduta dalla dottoressa De Marco che ha espresso solidarietà ai lavoratori auspicando una soluzione positiva della loro vertenza. A fine seduta richiesto un consiglio comunale urgente
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COSENZA – Dopo la nuova protesta di questa mattina davanti la Prefettura di Cosenza, una delegazione dei 92 operatori socio sanitari di Cosenza e Rogliano, che il 30 settembre saranno licenziamenti dopo le lettere inviate dalla Cooperativa Coopservice S.Coop P.a. e della Multiservice Sud S.r.l, questo pomeriggio, ha partecipato alla riunione che si è tenuta in Commissione Sanità al Comune di Cosenza, guidata dalla dottoressa Teresa De Marco che, come già fatto dal Sindaco Mario occhiuto, ha manifestato solidarietà agli operatori Oss accolti all’interno della commissione sanità citando anche le parole del Vescovo di Cossenza Monsignor Nolè
affinché si trovi al più presto una soluzione umana e dignitosa alla vertenza. Dopo la seduta in Commissione sanità.è stato richiesto un consiglio comunale urgente.
Soluzione dignitosa per i 92 operai e le loro famiglie
I lavoratori hanno espresso tutta la loro preoccupazione per una vertenza che ha oramai i giorni contati, visto che tra una settimana saranno licenziati “abbiamo lasciato l’occupazione dell’Azienda Ospedaliera per potare la nostra protesta a Catanzaro. Questo perché il 19 settembre dovevamo incontrare il commissario Cotticelli. Ma il 18 abbiamo saputo che il commissario ci avrebbe rimandato ad una data vicino al 4 ottobre quando oramai questa data a noi non serviva più perché il 30 ci licenziano. Volevamo incontrar Cotticelli affinché ci potesse dare un nuova proroga e aprire un dialogo tra le parti sociali e continuare a lavorare sperando di trovare una soluzione dignitosa per i 92 operai e le loro famiglie. Abbiamo fatto l’occupazione dell’Azienda Ospedaliera perchè alla richiesta fatta al direttore Giuseppina Panizzoli per trovare una soluzione, la sua riposta è stata quella di fare telegrammi per la copertura di 25 posti assumendo nuovi Oss a tempo determinato. Se la nostra mancanza viene sopperita da un ulteriore scorrere di graduatorie che comunque è un concorso pubblico non regionale ma provinciale (Reggio Calabria) questo ci ha messo ancora di più in allerta. Non capiamo come sia possibile che per una cooperativa legata alla aperte amministrativa dell’Azienda ospedaliera è stata data una proroga di tre mesi mentre a noi solo due”.
“Qual è il veto di Cotticelli che blocca la proroga?”
A Catanzaro siamo finalmente riusciti ad avere un incontro con Cotticelli che è stato molto cortese. Ci ha detto che il ritardo non era perché non voleva incontrarci ma perchè non sapeva cosa dirci sulla nostra situazione. Vorrebbe che ci ha creato questa situazione di disagio faccia la propria parte e trovi una soluzione. Lui potrebbe prendersi la responsabilità e darci una nuova proroga e sembrerebbe che ci sia un’apertura e avrebbe discusso con Crocco e Belcastro per vedere cosa si poteva fare ma sempre a limiti e normale di legge. E comunque ha fatto capire che da uomo di legge non ha accettato il muro contro muro creato dalla Coopservice. Stamattina siamo andati dal Prefetto per cercare di capire se la Dottoressa Galeone potesse fare da tramite e creare un tavolo tecnico con le parti facendo una mediazione e cercare di capire quale sia il veto di Cotticelli. Vogliamo sapere cosa c’è dietro e cosa sia che blocchi la proroga da parte di Cotticelli”.
Marco Ambrogio “inammissibile licenziare un operatore dopo 25 anni”
“Non si può non essere d’accordo con questi operatori che da oltre 25 anni lavorano in ospedale tra le corsie anche con specializzazioni appropriate. Lo afferma il consigliere comunale della Piattaforma Marco Ambrogio che ha valuto manifestare la sua solidarietà- “È inammissibile che dopo tutto questo tempo vengano mandati via senza una giustificazione plausibile. La politica non deve fare distinzioni ed è necessario che tutti si siedano allo stesso tavolo per risolvere la situazione. La delega appartiene alla regione quindi il Comune di Cosenza può fare poco anche se non mostrare tutta la solidarietà da parte della Piattaforma e degli amministratori, che dal primo momento stanno affiancando e sostenendo i lavoratori nella loro protesta”.
