Presentate le azioni e i progetti destinati soprattutto ai ragazzi di scuola media e ai loro genitori, promossi dall’Amministrazione comunale per la prevenzione di alcuni fenomeni in pericolosa crescita, come l’uso di sostanza stupefacenti
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COSENZA – Amministrazione Comunale in prima linea per fronteggiare alcuni fenomeni in pericolosa crescita e che generano disagio nei giovani e un senso di forte smarrimento, soprattutto quando si collegano al consumo di sostanze stupefacenti e alle cosiddette nuove dipendenze, quelle che tecnicamente vengono definite da esperti e addetti ai lavori “new addictions”. Consapevole dei rischi che corrono i giovani, della difficoltà delle famiglie e della agenzia educativa per antonomasia – la scuola – l’Amministrazione comunale di Cosenza ha promosso alcune azioni e progetti, destinati soprattutto ai ragazzi di scuola media e ai loro genitori, illustrati questa mattina in una conferenza stampa nella quale questa sorta di piano preventivo è stato presentato dall’Assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino e dal dirigente del settore educazione Mario Campanella, con il contributo di due esperti, la psicoterapeuta Lucia Nardi che ha proposto al Comune di Cosenza un progetto di parent training e il dottor Gaetano Marchese, responsabile dell’unità operativa semplice dipartimentale di psicologia del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze della ASP di Cosenza.
All’incontro con i giornalisti hanno preso parte anche alcune docenti, in rappresentanza degli istituti scolastici della città. “Sul tema del benessere psicologico dei nostri ragazzi – ha esordito l’Assessore Matilde Spadafora Lanzino – siamo tutti coinvolti. Ieri – ha aggiunto – c’è stato l’incontro in Prefettura sul tema dell’attenzione alla crescita dei ragazzi. L’evoluzione dei ragazzi attraversa momenti diversi a seconda dell’età, ma che sono sempre molto particolari. Viviamo in una società che è piena di problemi e a questi non sempre restano estranei i diritti dell’infanzia. Il Comune di Cosenza non vuole fare solo proclami, ma essere presente con quello che possiamo fare e con progetti che partono da noi e che sono di qualità. Siamo apertissimi alle proposte interessanti che vengono dal mondo della scuola. I progetti sono l’uno diverso dall’altro ed hanno ciascuno una propria valenza. Uno, “Scuole Sicure”, non tocca direttamente i ragazzi e le loro classi, ma riguarda il monitoraggio del territorio circostante la scuola. E’ su questo progetto che ieri abbiamo firmato il protocollo d’intesa con la Prefettura. Il progetto tranquillizzerà un po’ noi amministratori e le famiglie e fungerà da deterrente per i malintenzionati. Vorrei però che tra i suoi obiettivi ci fosse anche la nascita di un’amicizia tra il mondo dei giovani e le forze dell’ordine”.
Progetto Scuole Sicure
Scuole sicure permetterà dal primo ottobre di garantire a Cosenza la vigilanza su 10 scuole (tre medie e 7 scuole superiori). Ci saranno agenti di polizia municipale su queste scuole che vigileranno sui movimenti a rischio. Saranno installati i sistemi di videosorveglianza nelle scuole di nostra competenza – ha dichirato Mario Campanella – che ne sono sprovviste, dando uno strumento in più alle forze dell’ordine per poter intervenire.
Progetto Parental Training
L’altro progetto di cui ha parlato la Spadafora Lanzino, quello del “Parent training”, coinvolge i genitori. “Noi vogliamo dare un contributo ai genitori e aiutarli a fermarsi e parlare insieme con gli esperti che sono stati individuati per facilitare il loro cammino nel rapporto con i figli”. Il Parent training – ha specificato inoltre il dirigente del settore educazione – consisterà in una serie di incontri tra i genitori e la psicoterapeuta che lo coordina (la dottoressa Nardi) e che prevede, nell’eventualità, anche la possibilità di estenderlo ai figli adolescenti. Il vuoto che si crea attorno all’adolescenza, il nichilismo, la fragilità – ha ribadito Campanella – sono tutti elementi essenziali che possono poi portare al consumo di sostanze stupefacenti. Andremo oltre i confini e i perimetri che riguardano la scuola dell’obbligo e coinvolgeremo le scuole superiori cercando di impostare un discorso autorevole e credibile, altrimenti i ragazzi si annoiano. Cercheremo così di entrare nel cuore dei ragazzi per comprendere il loro disagio. L’idea innovativa, la prima nel Centro Sud, è quella di dare un supporto ai genitori, diventando uno strumento importante per ricucire il rapporto di fragilità che spesso può indurre a percorrere altre strade. La facile reperibilità delle droghe su Internet – ha ammonito Campanella – ci impone di mettere un argine. Grazie al Sindaco Mario Occhiuto e al Vicesindaco e Vice Presidente della Commissione parlamentare antimafia, Jole Santelli, abbiamo voluto insistere su questa forma di sensibilizzazione, ma abbiamo bisogno del sostegno di tutti.