Il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, non si ‘sbottona’ ma le evidenze sarebbero chiare almeno su un punto: Denis Bergamini non si è suicidato ma sarebbe stato ucciso e gettato sotto il camion quel 18 novembre 1989
COSENZA – Ieri sera una puntata speciale di “Chi l’ha visto?” ha dedicato un ampio servizio alla morte dell’ex calciatore del Cosenza sulla quale è prossima, dopo la chiusura delle indagini riaperte proprio dalla Procura di Castrovillari diretta da Eugenio Facciolla, la verità.
Denis non avrebbe avuto un motivo per suicidarsi, ma di certo temeva per la sua vita. E questo sarebbe un dettaglio emerso da una lettera che Donato Bergamini aveva scritto ad una ragazza che stava frequentando dopo aver lasciato Isabella Internò che da quel giorno sostiene la tesi del suicidio.
Ma Denis era uno dei calciatori più amati del Cosenza, viveva un periodo di gloria e ai suoi compagni di squadra aveva confidato di essere sereno, soprattutto dopo aver lasciato Isabella, definita una donna gelosa, possessiva, che in una conversazione ad una amica aveva anche detto: “morto ma non di un’altra”. E a parlare sarebbe stato lui – dice la sorella intervistata dalla trasmissione di Rai 3 – il suo corpo. L’ex centrocampista di Argenta, protagonista nella promozione in Serie B del Cosenza non si sarebbe lanciato sotto quel camion: il suo corpo era intatto quando venne rinvenuto sulla Statale 106 nei pressi di Roseto Capo Spulico.
Dall’autopsia e dalle indagini sarebbe emerso che il calciatore sarebbe stato soffocato e poi gettato sotto il camion al fine di inscenare il suicidio. Gli indagati sono tre: l’ex fidanzata Isabella Internò, l’attuale marito e l’autista del camion. Anche se da fonti giornalistiche si apprende che il numero degli indagati sarebbe aumentato.
Nessuna ha mai creduto al suo suicidio tanto meno Donata, la sorella che da oltre trent’anni cerca la verità: “non c’erano motivi e non c’erano segni. Il cadavere diceva tutto tranne quello. Di suicidio ha parlato solo l’unica testimone oculare”. Ed ora l’attenzione è puntata sulla Procura di Castrovillari che, giunta al termine di una lunga e complessa attività investigativa, a breve farà emergere le novità sul caso del calciatore rossoblu. Che Bergamini sia stato ucciso è dunque abbastanza chiaro, ma quello che resta da capire è il motivo, il movente che ha portato al suo omicidio.