Chiarita l’assenza di contaminazione delle acque si procede con l’ingegnerizzazione della rete idrica cosentina. Cantiere aperto su piazza Loreto
COSENZA – Lavori in corso a Cosenza per risolvere l’annoso problema della carenza idrica, soprattutto nel centro città. La fase progettuale affidata allo studio Lotti di Roma è terminata. Ci vorrà però almeno un anno affinché l’opera di ammodernamento della rete di distribuzione sia completata. Ad oggi, completati gli interventi su via Popilia, si è arrivati a circa il 40%. A spiegarlo è il dirigente Renato Cerzosimo responsabile degli uffici che si occupano della gestione dei Servizi Idrici e Fognari cosentini.
PRESUNTA CONTAMINAZIONE ACQUA
A Marzo il senatore Nicola Morra con alcuni documenti ha denunciato la presenza di escherichia coli in diverse fontane pubbliche di Cosenza e la mancata adozione da parte del Comune di ordinanze che ne vietasserto l’uso. A distanza di mesi Palazzo dei Bruzi, che ha presentato un esposto contro il parlamentare per l’allarmismo creato nella cittadinanza ribadisce che “non c’è mai stato alcun stato alcun problema di contaminazione”. “Si trattava – spiega l’ingegnere Renato Cerzosimo – semplicemente di comunicazioni fatte dall’Azienda Sanitaria Provinciale in cui si segnalava la presenza di colibatteri e colifecali nelle acque. Atti emanati per ‘scrupolo’, perché in genere con la presenza di 0,2 milligrammi per litro di batteri fecali non c’è alcun rischio per i cittadini basta disinfettare le condotte. Non significa che l’acqua non sia potatbile, non è necessario fare ordinanze di divieto di utilizzo a scopo alimentare perché noi mettiamo direttamente il cloro e risolviamo l’eventuale criticità. Ci sono sette cloristi che nei serbatoi fanno questa operazione quotidiana e 24 ore su 24 la situazione è sotto controllo. Abbiamo inoltre una società esterna che fa circa 100 analisi l’anno per conto dell’amministrazione comunale.
Basta verificare che ci sia il cloro nell’acqua per escludere la presenza di colibatteri e colifecali. Bisogna considerare che le operazioni di prelievo dei campioni sono molto delicate, basta toccare un attimo il tappo del contenitore sterile per contaminarli. Sono infatti diversi i fattori che ne alterano l’esito: i cani che bevono, i clochard che si lavano, tutto quello che viene fatto in una fontana può influenzare i valori dei campioni. Perciò controlliamo che ci sia cloro per essere sicuri che sia disinfettata perché se c’è il cloro non ci possono essere colibatteri e colifecali”.
LE OPERAZIONI MECCANICHE
“Non è vero – spiega ancora Cerzosimo – che le manovre di compensazione dei serbatoi provichino le rotture. Le facciamo ogni giorno e prima che si utilizzasse il serbatoio di Cozzo Muoio (che con i suoi 15mila metri cubi di acqua va a compensare tutti gli altri serbatoi in distribuzione) la carenza idrica in città era maggiore. Si arrivava anche a 400 rotture l’anno ora non si superano le 60. Quando termineranno i lavori della Regione Calabria i risultati saranno ancora migliori. Per ora si sta provvedendo a fare una suddivisione dell’acqua immessa in rete dai serbatoi del Merone e di Via de Rada che dividerà il centro città in due zone per fare in modo che la pressione a valle sia costante. Abbiamo 16 serbatoi che portano l’acqua nelle case dei cosentini, per migliorare la distribuzione nell’area centrale si sta lavorando su questi due che sono gli unici interconnessi. Lo studio fatto ha indicato che questa gestione sia la più funzionale in quanto dovrebbe ridurre la pressione da 10 a 4/5 atmosfere di carico arginando il rischio di rotture. Intanto di notte vanno via 400 litri al secondo, per questo motivo chiudiamo le saracinesche e così facendo abbiamo già in un anno risparmiato 750mila euro.
Le rotture sono solo causate dall’usura delle condotte ormai vetuste e che andrebbero sostituite. Finora abbiamo ammodernato 66 ettari di tubazioni e lì non si registrano falle perché sono state completamente rinnovate: da via Sertorio Quattromani a tutta la fascia lungo il fiume, la parte bassa di via Roma (sul lato ‘alto’ che porta fino a Corso Mazzini non si è ancora intervenuti), viale della Repubblica fino ad arrivare all’ingresso dell’autostrada e a Donnici. Con i lavori che sta effettuando oggi la Regione Calabria si dovrebbe risolvere il problema della carenza idrica in maniera definitiva. Abbiamo indicato una serie di aree sulle quali intervenire, dove sono concentrate le perdite e sembrano propensi ad ascoltarci. Per avere la certezza che questa operazione funzioni dobbiamo aspettare che finiscano i lavori e vedere cosa succede. Nel frattempo nel cantiere allestito su piazza Loreto si sta procedendo per dividere l’acqua dei serbatoi del Merone e di via de Rada in modo da separare il centro in due aree”.
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