“Come precari della sanità abbiamo avuto modo di ampliare il nostro raggio d’azione coinvolgendo anche altre categorie che vivono in uno stato di perenne incertezza”.
COSENZA – Il Movimento Precari Calabria si dice pronto alla mobilitazione per difendere i circa 700 lavoratori delle cooperative sociali del Comune di Cosenza che rischiano di andare a casa in caso di dichiarazione di dissesto. “Abbiamo ascoltato ieri le parole dei responsabili in consiglio comunale – riporta una nota – e non ci pare che il Comune di Cosenza abbia sforato la spesa. C’è un problema riguardante gli incassi delle entrate tributarie ma riguarda, in percentuale, tutti i comuni d’Italia. La Corte dei conti di Catanzaro, al di là di quello che poi decideranno le sezioni unite, deve tenere in considerazione questo aspetto e consentire un piano di rientro al Comune, perché 700 famiglie non possono andare a casa da un giorno o l’altro”.
“Non vorremmo che prevalessero logiche estranee alle valutazioni limpide e che si agitassero spettri politici su una considerazione di bilancio. A noi non interessano le fazioni, ne siamo schierati con qualcuno. Ciò che ci riguarda è il futuro di 700 famiglie che è sulla coscienza della Corte dei Conti e che potrebbe innescare un vespaio incontrollabile in tutta la Calabria. Davvero si pensa che mandare a casa settecento persone dall’oggi al domani in una regione carente di lavoro come la Calabria, non sortisca nessun effetto tra la popolazione?
Ci saremmo aspettati senso di responsabilità da tutte le fazioni politiche su questo importante aspetto . Lotteremo se è il caso sino a protestare civilmente dinanzi la sede regionale della Corte dei conti nell’interesse di settecento famiglie che non possono essere private del lavoro per il solo fatto che una percentuale dei cosentini, nonostante le ingiunzioni, non paghi le tasse dovute”.