L’indagine relativa alle agevolazioni previste dalla legge n. 104/1992 non è ancora conclusa
COSENZA – Difatti, la Procura della Repubblica di Cosenza – a seguito dell’ordinanza emessa dalla Sezione G.I.P.-G.U.P. del medesimo Tribunale lo scorso gennaio in accoglimento dell’opposizione allora proposta da un gruppo di docenti avverso la prima richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura – ha, nel mese di marzo 2019, nuovamente richiesto l’archiviazione del procedimento.
Gli esponenti, tuttavia, difesi dagli avv.ti Valerio Zicaro e Giancarlo Scarpelli, hanno proposto, nuovamente, opposizione alla seconda richiesta di archiviazione in ragione delle evidenti lacune anche nella seconda fase dell’indagine.
In particolare, dall’esame degli atti è emerso che la Procura non ha eseguito le verifiche e gli accertamenti in merito alla corretta formazione delle graduatorie per l’assegnazione provvisoria dei docenti e, segnatamente, sulla sussistenza o meno, in favore dei colleghi, dei requisiti per usufruire delle agevolazioni ai sensi della legge n. 104/1992, così come disposti dal Giudice nella prima ordinanza di accoglimento dell’opposizione alla richiesta di archiviazione. Si ricorda che la richiesta di verifica si fonda, oltretutto, sull’elevato (ed anomalo) numero di “domande 104” presentate da moltissimi docenti.
Il giudice dell’opposizione, pertanto, all’esito dell’udienza, ha accolto anche la nuova opposizione condividendone le ragioni ed ha disposto il supplemento di indagine in tal senso concedendo novanta giorni di tempo per l’esecuzione.
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