Le sconfitte incassate durante le elezioni amministrative in due Comuni ad elevata caratura portano a dura critica la segreteria provinciale del Pd di Cosenza verso il commissario regionale
COSENZA – “Il primo dato che emerge dalle elezioni amministrative è la conferma ulteriore di come i commissariamenti aggravano le criticità e non risolvono i problemi che pur esistono”. Lo sostengono, in una nota, Gabriele Petrone, Francesco Madeo ed Eleonora Ienaro, componenti della Segreteria provinciale di Cosenza del Partito democratico. “I risultati del turno di ballottaggio – aggiungono – ci consegnano un quadro molto chiaro che premia da una parte la continuità amministrativa (Rende e Montalto) e dall’altra una coalizione civica con una forte caratterizzazione di rinnovamento e ambientalista (Corigliano-Rossano). Quello che riteniamo del tutto insufficiente e dequalificante è l’azione dei commissari cittadini, nominati dal Commissario regionale, di Rende e Corigliano-Rossano, che di fatto non hanno consentito al Pd di esercitare la sua azione politica, determinando sbandamento, inconsistenza e marginalità. Non sarà sfuggito a nessuno che il commissario regionale ha avocato a sè ogni decisione su questi due importanti centri della nostra provincia, delegando ogni azione e scelta ai commissari cittadini.
Sono rimaste inascoltate le raccomandazioni del Segretario provinciale sull’utilizzo del simbolo, così come a Rende non si sono voluti ascoltare e consultare gli iscritti e le iscritte al Partito, così come richiesto dallo stesso Segretario. I commissari, invece, hanno voluto agire con scientifico e certosino lavoro al fine di adottare scelte e decisioni che potessero fare scomparire il Pd, pregiudicandone ogni iniziativa. Potevamo essere oggi a festeggiare vittorie storiche e invece ci troviamo a ringraziare i tantissimi iscritti che, nel vuoto più totale creato dai commissari, hanno salvaguardato il Partito Democratico attraverso un impegno diretto a sostegno delle buone amministrazioni e di progetti credibili e robusti di cambiamento culturale prima ancora che generazionale. Durante i ballottaggi i commissari sono rimasti del tutto inerti e solo a Montalto l’azione diretta del Segretario provinciale è riuscita a correggere l’impostazione deficitaria seguita dal Pd al primo turno”. “Da queste premesse – concludono Petrone, Madeo e Ienaro – i commissari cittadini traggano le giuste conseguenze e riconsegnino immediatamente il Pd agli iscritti e agli elettori del partito”.