Cosenza, la “Benemerita” compie 205 anni (Foto e video)

Si è celebrato questa mattina nell’antica e suggestiva cornice di Palazzo Arnone, sede del Polo Museale della Calabria, il 205° annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri

 

COSENZA – «Oggi festeggiamo 205 anni tra la gente, con la gente, vissuti intensamente ed orgogliosi di questo. abbiamo costruito una storia e le pagine sono state scritte da tanti carabinieri che con il sacrificio personale hanno anche donato la loro vita per la Patria, in un legame profondo e indissolubile. Con sacrificio ma in silenzio sono le pagine che vengono scritte tutti i giorni nel servizio quotidiano prestato alle comunità con il dovere di essere sempre vicino ai più deboli e a chi è in stato di difficoltà» Il comandante dell’Arma di Cosenza Piero Sutera racchiude in queste parole una piccola intervista rilasciata alla stampa prima di iniziare i festeggiamenti della Benemerita. Nel suo discorso rivolgendosi ai suoi uomini dice: «Fiero di essere il vostro comandante desidero esprimervi pubblicamente il mo più vivo compiacimento per il vostro essere autentici servitori dello Stato, sintesi della straordinaria comunicazione di valori umani e capacità professionali. Sappiate proseguire verso la strada del dovere dell’onore operando sempre con serietà e passione. Sappiate essere fedeli ai valori che da sempre ci animano, all’uniforme che indossate glorioso simbolo di dedizione ed aiuto al prossimo»

I Carabinieri nascono a Torino con le Regie Patenti emanate da Vittorio Emanuele I il 13 luglio 1814, come recitava testualmente l’atto dell’epoca, un Corpo di militari “… per buona condotta e saviezza distinti incaricato di contribuire alla difesa dello Stato in tempo di guerra e di vigilare al mantenimento della pubblica e privata sicurezza in tempo di pace”.

I Carabinieri, da allora, continuando ad assolvere le funzioni di Forza Armata e di Forza di Polizia, sono protagonisti indiscussi della storia d’Italia. Il legame della “BENEMERITA” (appellativo comparso per la prima volta in una relazione parlamentare del 1864 e divenuto il modo affettuoso e riconoscente con cui l’intera Nazione si riferisce ai suoi figli con gli alamari) con il Paese è mirabilmente riassunto nelle parole pronunciate dal Presidente della Repubblica in occasione del Bicentenario, allorquando ha solennemente affermato che “l’Arma ha acquisito la forza di un simbolo che è ormai parte integrante e nutrimento continuo della nostra identità e coscienza nazionali”.

Infatti, non c’è vicenda della storia italiana, dall’epoca preunitaria alle cronache dei nostri giorni, che non veda l’Arma a difesa del bene comune e dei valori fondanti della Nazione, con innumerevoli testimonianze di un impegno umile e silenzioso che dei Carabinieri è cifra distintiva.

INTERVISTA AL TENENTE COLONNELLO PIERO SUTERA

 

Come da tradizione, la cerimonia – sobria nella forma, ma di forte impatto emotivo nel ricordo di tutti quei militari dell’Arma che hanno sacrificato la propria vita per la Patria – ha visto lo schieramento di una rappresentanza del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza, composto da un Plotone di Carabinieri in Grande Uniforme Speciale, un Plotone di Comandanti di Stazione in rappresentanza delle 87 Stazioni operanti nella provincia di Cosenza, un Plotone con una squadra di Carabinieri in tenuta da ordine pubblico, una squadra di Carabinieri Forestale, una squadra di Caschi Blu della Cultura del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, una squadra del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità ed una del Nucleo Tutela del Lavoro di Cosenza. A completare lo schieramento Carabinieri Artificieri con veicolo filoguidato utilizzato per disinnescare ordigni; Carabinieri specializzati nelle investigazioni scientifiche, muniti di lampada crimescope, utilizzata sulla scena del crimine per la ricerca di impronte digitali, fluidi biologici, fibre, capelli e vernici; Carabinieri Sciatori; Carabinieri Motociclisti al fianco di fiammanti BMW 1200; infine, una rappresentanza di Ufficiali in forza alle Compagnie di Cosenza, Scalea, Paola, Rende, Rogliano, San Marco Argentano, Castrovillari, Corigliano Calabro e Rossano, reparti che, attraverso proprie articolazioni operative e radiomobili, e coordinando le Stazioni dipendenti, assicurano il pronto intervento nelle 24 ore, sviluppando autonome capacità operative di contrasto alle organizzazioni criminali negli ambiti territoriali di rispettiva competenza.

 

 

Hanno impreziosito la cerimonia i gonfaloni della Provincia e del Comune di Cosenza, nonché la presenza delle folte rappresentanze delle 21 Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri, con relativi Labari, e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Particolarmente gradita è stata la partecipazione dell’Istituto Comprensivo Cosenza III di via Negroni e della Scuola Elementare “Corrado Alvaro”: le scolaresche hanno partecipato attivamente a tutta la manifestazione indossando cappellini dell’Arma e sventolando tricolori, soprattutto quando il Tenore del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, Maestro Alfonso Colosimo, ha intonato l’inno di Mameli ed il canto alla Virgo Fidelis, emozionando i tanti cittadini presenti all’evento.

A presiedere la cerimonia il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, Ten. Col. Piero Sutera, il quale ha accolto S.E. il Prefetto di Cosenza, Dott.ssa Paola Galeone, e le numerose Autorità militari, civili e religiose che, con la loro partecipazione, hanno voluto testimoniare ancora una volta i sentimenti di considerazione e vicinanza all’Arma.

Nel corso nella cerimonia, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, nel tradizionale intervento, sottolineando la nutrita e gradita presenza di Sindaci, ha marcatamente richiamato la funzione delle Stazioni dei Carabinieri, percepite dalla popolazione come un “patrimonio” di ciascuna comunità, con cui “vivono in costante simbiosi, avendo così modo di affrontare con la giusta misura e concretezza le problematiche locali: tale modello esalta il valore sociale dell’attività di polizia che, lungi dall’esaurirsi nella sola capacità operativa, si realizza soprattutto attraverso il dialogo e il contatto continuo con il cittadino”. In tale ottica fondamentale è l’azione quotidianamente svolta per “risolvere situazioni potenzialmente critiche attraverso l’esercizio di un efficace e sano convincimento, che spesso consente ai Carabinieri di risolvere con la persuasione problemi e conflitti che, in assenza di un’azione improntata alla ragionevolezza, potrebbero degenerare fino a produrre conseguenze irreparabili”.

 

 

Tale attività, di per sé insostituibile, assume ulteriore valenza se si considera che “questi Comandi sono gli unici presidi di polizia in ben 139 Comuni sui 150 della nostra provincia e rappresentano fisicamente la presenza diffusa e forte dello Stato, operando in una prospettiva di autentica prossimità ai bisogni delle diverse comunità, allo scopo di rispondere con la dovuta efficacia e la necessaria tempestività alle richieste di aiuto della cittadinanza”.

Nell’evidenziare il quotidiano impegno dei Reparti dell’Arma per assicurare sicurezza e legalità, il Ten. Col. Sutera ha inoltre illustrato i risultati conseguiti dal Comando Provinciale dei Carabinieri sul fronte della sicurezza pubblica, rappresentando che “in appena cinque mesi, nella provincia di Cosenza, l’Arma ha perseguito 5.728 reati, che corrispondono all’89% delle denunce complessivamente presentate a tutti i reparti e uffici delle Forze di polizia operanti in questa provincia, e ha proceduto per circa il 75% del totale dei reati scoperti, deferendo 1.816 persone e traendone in arresto ulteriori 340. L’impegno dei Reparti dell’Arma nello sviluppo di incisive attività investigative è stato possibile solo grazie all’efficace coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e delle Procure della Repubblica di Cosenza, Paola e Castrovillari”, Autorità giudiziarie a cui il Comandante Provinciale ha rivolto un sentito ringraziamento, anche a nome di tutti i Carabinieri.

Infine, il Comandante ha voluto esprimere ai Carabinieri, schierati in rappresentanza degli oltre 1.200 in servizio nei 99 Reparti della Provincia, il suo più vivo compiacimento per il loro “essere autentici servitori dello Stato, sintesi della straordinaria combinazione di valori umani e capacità professionali”, indicando loro di “proseguire, con immutata serietà e passione, lungo la strada del dovere e dell’onore percorsa da quanti ci hanno preceduto nei 205 anni di storia della nostra Istituzione” (Guarda il video).

 

Nel corso della ricorrenza, particolarmente toccanti sono stati i momenti dedicati agli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri residenti in provincia di Cosenza, ai quali sono state consegnate delle targhe quale segno di affetto e di vicinanza, nonché quale concreta dimostrazione del legame che unisce l’Istituzione alle famiglie dei colleghi meno fortunati.

A seguire, le Autorità intervenute alla cerimonia, accompagnate dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, hanno formalmente consegnato 6 encomi concessi a 34 militari dell’Arma particolarmente distintisi in operazioni di servizio o di salvataggio di persone in grave stato di difficoltà. Infine, il Ten. Col. Piero Sutera ha consegnato la Medaglia Mauriziana al Merito di dieci lustri di carriera militare al Sottotenente Michele Melina ed al Luogotenente Carica Speciale Giangregorio Laganà. È stato questo un passaggio particolarmente significativo della cerimonia, dal momento che questa onorificenza, istituita nel 1939, esprime il senso più nobile e autentico di un’intera vita dedicata al servizio dell’Istituzione e dello Stato.

Al termine della cerimonia militare, nei locali della Galleria Nazionale ha auto luogo  l’inaugurazione della mostra fotografica “1948 – 2018. I Carabinieri negli anni della Costituzione”, con il taglio del nastro tricolore da parte del Prefetto di Cosenza, dell’Arcivescovo e del Comandante Provinciale dei Carabinieri.

 

GALLERIA FOTOGRAFICA

 

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