I militari della Guardia di Finanza hanno notificato al sindaco di Cosenza, un nuovo avviso di conclusione indagini. Indagati anche la sorella Annunziata, all’epoca amministratore e legale rappresentante della società e Carmine Potestio, socio della Ofin e in passato capo di gabinetto al comune di Cosenza
COSENZA – Il reato contestato è di bancarotta fraudolenta. Dopo il coinvolgimento nell’inchiesta Passepartout coordinata dalla Procura di Catanzaro, stamattina il primo cittadino di Cosenza Mario Occhiuto, ha ricevuto un altro avviso conclusione indagini. Stavolta, però, non in qualità di sindaco ma di amministratore di una società fallita nel 2014, la Ofin S.r.l.
Secondo l’accusa, dalla società oggetto d’indagine sarebbero state “distratte” a più riprese somme per un totale di oltre 3 milioni di euro destinandoli all’aumento di capitale di altre due aziende. Le indagini sono state condotte dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura di Cosenza. La notifica non è seguita ad alcuna esecuzione di misura cautelare. Come riporta l’ANSA, nella stessa inchiesta sono indagati anche Carmine Potestio, socio della Ofin (in passato capo di gabinetto di Occhiuto al Comune) e la sorella del sindaco Annunziata, in qualità di amministratore e legale rappresentante della società da settembre a ottobre 2014 data del fallimento. Occhiuto è ritenuto responsabile anche della distrazione di alcuni immobili della Ofin, di cui avrebbe ceduto il contratto di leasing ad altre società a lui riconducibili senza alcun corrispettivo.