Si infiamma lo scontro politico. Il sindaco su Facebook “Un presidente che boicotta i progetti della città di Cosenza e dei comuni della Calabria amministrati da sindaci dell’altra parte politica? Non c’è altro da aggiungere! Ho sempre denunciato pubblicamente i boicottaggi”
.
COSENZA – “Il dibattito politico non può essere condizionato da inchieste giudiziarie. Condannare aprioristicamente una persona solo perché è indagata è un atto di barbarie che risale a Tangentopoli e che ha distrutto la vita di tanti innocenti. Ciò che accade in Calabria, in alcuni segmenti, è però diverso. Il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ritenuto da più parti uno dei migliori primi cittadini d’Italia in base agli indicatori sull’ambiente, la vivibilità, i servizi, è oggetto dal 2011 di una vera e propria persecuzione da parte di una fetta consistente della sinistra e dei suoi partiti“. Lo si legge in una nota diramata della Lista Occhiuto presidente, che sostiene la candidatura di Occhiuto alle prossime regionali “lo si è visto alle elezioni comunali del 2011, lo si è registrato con le dimissioni orchestrate dei consiglieri comunali nel febbraio del 2016, lo si è ancora visto nella campagna elettorale di giugno 2016 e lo si continua a registrare adesso. Proprio com’è accaduto, anni orsono, al presidente Berlusconi. Oggi che Occhiuto è candidato alla Presidenza della Regione questo tentativo di abbatterlo diversamente si è ancora di più acuito. Invece che programmare un’alternativa politica alle proposte e alle idee di Occhiuto, la sinistra ha tentato di fermare i lavori pubblici su Cosenza, ha propalato notizie false sui conti comunali e su incompatibilità inesistenti. E’ ora – conclude la nota – che chieda scusa e che dimostri che la politica è confronto e rispetto non solo quanto si invoca per se stessi il garantismo“.
Occhiuto “Oliverio ha anche il coraggio di dire che io blocco la costruzione dell’Ospedale”
Ieri pomeriggio la Procura di Catanzaro ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini nei confronti di 19 indagati nell’inchiesta “Lande Desolate”. Tra i destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini il presidente della Regione, Mario Oliverio, al quale sono contestati i resti di abuso di ufficio e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, la parlamentare del PD, Enza Bruno Bossio e l’ex vicepresidente della Regione, Nicola Adamo, ai quali è contestato il reato di corruzione. Nell’avviso di conclusione delle indagini la Procura ipotizza un “accordo illecito per far rallentare i lavori in corso a Piazza Bilotti, su pressioni – secondo l’accusa – della Bruno Bossio e di Adamo per un loro tornaconto politico, quello di impedire al sindaco della città, Mario Occhiuto, di inaugurare la nuova piazza. La contropartita, sempre secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, sarebbe stata una delibera del 13 maggio 2016 con cui la Giunta regionale, su proposta del governatore Oliverio, ha destinato un’ulteriore tranche di finanziamento all’impresa Barbieri per i lavori sull’impianto sciistico di Lorica.
Della vicenda ha parlato in prima persona proprio il sindaco Mario Occhiuto con un post al vetriolo sulla sua pagina Facebook. Il primo cittadino ha sottolineato come in più occasioni abbia pubblicamente denunciato i boicottaggi su ogni opera pubblica realizzata o da realizzare a Cosenza “un presidente che boicotta i progetti della città di Cosenza e dei comuni della Calabria amministrati da sindaci dell’altra parte politica. Non c’è altro da aggiungere! E poi ha anche il coraggio di asserire che sarei io a bloccare la costruzione dell’Ospedale, quando è materia di sua esclusiva competenza. Io ho sempre denunciato pubblicamente i boicottaggi che i cittadini di Cosenza sono stati costretti a subire: ogni opera pubblica realizzata è stata osteggiata dalla Regione e persino la fornitura di acqua pubblica viene ridotta a Cosenza per tentare di farci fare brutta figura. Così è stata governata la Calabria in questi anni! Non possiamo meravigliarci che poi tutto vada alla malora. Apprestiamoci a cambiare prima possibile metodi e persone che sono adesso alla guida di questa nostra meravigliosa Calabria, non sarà mai troppo tardi.