CORIGLIANO – Una puerile questione di tradimenti. Finita in tragedia: sette coltellate e il tentativo di occultare il cadavere.
“L’ho uccisa perché abbiamo litigato rinfacciandoci alcune ‘corna’. Mi ha insultato e non ci ho visto più”. Sono queste le parole pronunciate davanti ai militari da ….. al termine di un lungo interrogatorio che ha fatto crollare il giovane inducendolo a confessare. “Ero andato a prenderla a scuola, – recitano i verbali riportati da Gazzetta del Sud – volevo che stessimo insieme per l’eternità. Invece lei…”. Probabilmente Fabiana Luzzi, la sedicenne accoltellata e poi bruciata dal suo ragazzo, avrebbe invece voluto troncare con una storia fatta di gelosia e vessazioni. Un delitto consumato con lucida ferocia che ha portato il ragazzino a mettere letteralmente al rogo la propria amata mentre ancora era in vita. Implorava pietà Fabiana con la morte negli occhi, ma il giovane ha ignorato le sue urla di dolore accecato dalla violenza. Pare non fosse la prima volta che il ragazzo aggredisse la giovane. “Vieni, dobbiamo discutere di noi” avrebbe detto a Fabiana all’uscita della scuola costringendola dopo l’ennesima scenata a salire sul motorino. Destinazione contrada Chiubicca, tra il silenzio della campagna. Poi l’accoltellamento e la fuga. Fabiana agonizzante immersa in un lago di sangue aspetta un salvatore, ma riappare solo il suo ex. Con una bottiglia di benzina. “Lei diceva ti prego aiutami non lasciarmi morire, io le ho versato il carburante addosso e le ho dato fuoco”. Ustionatosi per aver spostato il corpo in fiamme allo scopo di renderlo meno visibile dalla strada il giovane ha tentato di tutto per allontanare i sospetti dalla sua persona. Poi ha ceduto. Di fronte ai pm di Rossano pare che il ragazzo abbia svelato passo dopo passo la sequenza dell’efferato delitto lasciando esterrefatti gli inquirenti. I procuratori dei minori Calabrese e Tartaglia ascoltato il giovane non hanno che potuto firmare il decreto di fermo. L’accusa: omicidio volontario aggravato. Stamane, verosimilmente, scatterà l’emissione di un’ordinanza cautelare che aprirà al ragazzo le porte del penitenziario minorile. I funerali della ragazza sono previsti per la giornata di domani secondo il rito dei Testimoni di Geova. Le tre sorelle e i familiari restano chiusi nel proprio dolore.