Planetario, a Cosenza la magia delle stelle. Occhiuto: “un’opera per i giovani” (FOTO)

Inaugurato il Planetario di Cosenza intitolato all’astronomo cosentino rinascimentale Giovan Battista Amico. Taglio del nastro e poi lo show musicale. Il sindaco “tutti i cittadini da oggi possono appropriarsi di un’opera pubblica di grande qualità architettonica e culturale”

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COSENZA – Il Planetario più tecnologico e avanzato d’Italia è stato ufficialmente inaugurato questa sera a Cosenza. L’opera pubblica, intitolata all’astronomo cosentino rinascimentale Giovan Battista Amico, avrà una fruizione didattico e sociale nell’ambito di un progetto più complessivo che prevede la totale rigenerazione urbana del quartiere Gergeri in cui rientra anche il ponte di Calatrava. “Il Planetario di Cosenza – ha dichiarato il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, che ha tagliato il nastro consegnando alla città l’opera, – è un presidio culturale con il quale, e dentro il quale, abbiamo avviato una concreta forma di collaborazione con l’Università della Calabria. Il momento dell’inaugurazione vuole essere una grande festa collettiva, dedicata alla comunità, con uno spettacolo che vorremmo restasse nella memoria del territorio. E soprattutto dei più giovani, perché è il pensiero del loro futuro che guida la nostra rotta. Un progetto nato da Giacomo Mancini che abbiamo trovato fermo e che oggi abbiamo reso fruibile a tutta la città.

Occhiuto: “Consegniamo quest’opera soprattutto ai giovani”

Il sindaco Mario Occhiuto si è soffermato su quelli che sono i progetti pronti per essere realizzati tra i quali il fiume navigabile, l’inaugurazione di piazza Campanella e la bonifica dell’area intorno al ponte di Calatrava: “Abbiamo lavorato in tanti per raggiungere un grande obiettivo. Un’opera che non solo migliora la città dal punto di vista fisico ma migliora ancora di più la vita dei cittadini che vivono la città e dei giovani che saranno qui in queste piazze quando saranno qui in queste piazze quando completate e che offriranno più opportunità per tutti. Grazie alla collaborazione con l’Università della Calabria questo Planetario metterà a disposizione tantissime informazioni scientifiche. E’ stata una bellissima festa della città e di tutti i cittadini che da oggi possono appropriarsi di un’opera pubblica ma di grande qualità architettonica e culturale. Consegniamo le chiavi di quest’opera ai giovani, soprattutto universitari che potranno utilizzarla per attività scientifiche, divulgative, ma anche ai ragazzi delle scuole e ai turisti che vorranno venire a Cosenza sperando che possa generare ricchezza per il territorio e che possa migliorare la nostra città e la nostra regione“.

Musica, giochi di luci, artisti “volanti” e una superluna

La Calabria su un altro pianeta”: questo lo slogan con cui è stata denominata la serata inaugurale del Planetario che, oltre al taglio del nastro, ha intrattenuto i tantissimi cosentini accorsi a vedere lo spettacolo di luci, musica e artisti danzanti in “cielo” assiepati, chi davanti il Planetario, chi sul Ponte di Calatrava, sovrastati da una luna gigante. Tutti ad ammirare lo show “Un Passo – Sognando la luna”, pensato e dedicato all’universo ed in particolare alla Luna proprio nel cinquantesimo anniversario dello sbarco. Un evento multimediale che ha unito giochi di luci e spettacoli pirotecnici, esibizioni di acrobati, trampolieri e danzatori aerei.

Il Planetario di Cosenza: è il più avanzato d’Italia

La parola “planetario” viene dal latino planeta che a sua volta deriva dal greco planetes e significa “errante”. Qui è sottintesa la contrapposizione tra oggetti celesti fissi, come sono le stelle, e oggetti vaganti ovvero i pianeti. Il Planetario è un formidabile strumento didattico per apprendere i movimenti fondamentali che si svolgono nel Cielo con lo scorrere del tempo. Un proiettore ottico, particolarmente versatile, in grado di riprodurre l’aspetto del Cielo stellato in modo assai sofisticato, ospitato in una apposita sala di forma semisferica, con una cupola bianca – cioè uno schermo che simula la volta celeste – sulla quale avviene la proiezione. All’interno del proiettore è presente una sorgente di luce quasi del tutto mascherata, cioè racchiusa all’interno di una sfera (ball), sulle pareti della quale sono praticati dei piccoli fori circolari. La luce fuoriesce in fasci sottili che, dopo essere stati opportunamente focalizzati da un sistema di lenti, vanno a colpire lo schermo, cioè la cupola di proiezione, formando le immagini della maggior parte delle stelle più luminose, con il colore caratteristico di un determinato astro così come lo risolve l’occhio nudo.

La sala di proiezione presenta una cupola interna di 15 metri di diametro, per dimensioni è seconda solo al planetario di Milano e arredata con 113 poltrone basculanti e roteanti. Il proiettore ottico Starmaster ZMP della Zeiss, unico in Italia e tra i migliori d’Europa, è capace di proiettare nella cupola fino a 4000 stelle. Un sistema di proiezione che rappresenta quanto di più avanzato esista attualmente nel nostro Paese  è integrato da altri 6 proiettori digitali che possono funzionare o autonomamente o sincronizzati tra di loro.  La sala del Museo della Scienza è quasi terminata. Al piano inferiore della struttura sono  utilizzabili i servizi igienici ed è stata completata la control room dell’impianto della Zeiss dove sono allocati i terminali e i server di tutto il sistema di proiezione. Lo Starmaster ZMP è integrato con un sistema di proiezione digitale con 6 proiettori sincronizzati – utilizzabile autonomamente o in con lo Starball – per poter permettere rappresentazioni particolarmente spettacolari su tutta la cupola (full dome), a tema astronomico e non solo, completati da un coinvolgente sistema sonoro.

Planetario: il calendario degli eventi di aprile e maggio

Luogo di diffusione del sapere scientifico, coniugato al sapere umanistico-letterario, il Planetario di Cosenza attiverà una serie di azioni che gradualmente condurranno i visitatori a prendere conoscenza e confidenza con questa nuova infrastruttura culturale, strumento di sviluppo sociale, civile, scientifico. E’ una nuova offerta culturale quella che prende corpo nel Planetario, diversa anche nelle sue modalità di fruizione, che avrà una fase di approccio, già nel mese di aprile, attraverso un primo ciclo di conferenze scientifiche/lectio magistralis ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria (visto il numero limitato di 100 posti a sedere).

12 aprile “Il cielo sopra Cosenza”
L’evento è diviso in due momenti: in cupola alle ore 19:00, “lectio magistralis” a cura di Franco Piperno e di Angela Zavaglia. A seguire, alle ore 21:00, il pubblico partecipante potrà trasferirsi al Castello Svevo per  l’osservazione a occhio nudo del cielo guidata da Franco Piperno e Angela Zavaglia. Ai telescopi Francesco Veltri, Francesco Speciale e Alfonso Morelli;

13 aprile ore 19:00 “Sentieri tra le stelle”
In cupola con Francesco Plastina,  Angelo ed Emanuele Mendicelli.

26 aprile ore 19:00
“Lectio magistralis” a cura di Angela Zavaglia e Francesco Speciale. Collaboratore tecnico: Alfonso Morelli.

27 aprile ore 19 “Sentieri tra le stelle”
In cupola con Francesco Plastina,  Angelo ed Emanuele Mendicelli, con la partecipazione dell’astrofisica Sandra Savaglio.

3 maggio “Il cielo sopra Cosenza”.
L’evento è diviso in due momenti: in cupola alle ore 19:00, “lectio magistralis” a cura di Franco Piperno e di Angela Zavaglia. A seguire, alle ore 21:00, il pubblico partecipante potrà trasferirsi al Castello Svevo per  l’osservazione a occhio nudo del cielo guidata da Franco Piperno e Angela Zavaglia. Ai telescopi Francesco Veltri, Francesco Speciale e Alfonso Morelli.

4 maggio ore 19:00 “Il cielo e la Divina Commedia”
Segue questa suggestione l’evento curato da Francesco Plastina, Angelo ed Emanuele Mendicelli, con la partecipazione di Alessandra Romeo.

Dopo questa prima parte di appuntamenti, dove prevarrà la narrazione ed il racconto supportato dalle prime funzioni dello starmaster, la Zeiss perfezionerà il montaggio dei proiettori specifici che consentiranno, a partire dal mese di giugno, la fruizione anche multimediale del Planetario, ovvero le funzioni più spettacolari, caratterizzanti un planetario digitale. Giugno e luglio l’apertura, dunque, al pubblico per più giornate nel corso della settimana mentre da settembre l’apertura anche alle scolaresche.

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