Il 2018 di Rende dalla rotonda del Lorenzon al cantiere per la metro

Preoccupazione per un’imminente emergenza rifiuti e il ‘dubbio’ sui debiti della ditta che dovrà realizzare la metrotramvia. Il sindaco Marcello Manna stila un bilancio dell’anno che sta per terminare

 

RENDE (CS) – Un 2018 da ricordare Oltrecampagnano. Il sindaco di Rende Marcello Manna ha incontrato questa mattina la stampa presso il parco Alt Art di Arcavacata per fare un resoconto sul lavoro che l’amministrazione ha portato a termine nel corso dell’anno. L’incontro è stato aperto dal primo cittadino che ha espresso soddisfazione per l’accordo approvato ieri in Consiglio comunale finalizzato alla realizzazione della megaclinica del gruppo iGreco nel quartiere Sant’Agostino. L’assise ha anche approvato il regolamento sui beni comuni che Marcello Manna ha accolto lanciando l’avvio della possibilità di collaborare con i cittadini che vorranno prendersi carico in prima persona della gestione della cosa pubblica. Durante l’incontro è stato inoltre annunciato l’avvio dei lavori per la rotonda sulla statale 107, all’altezza dello stadio Marco Lorenzon. “La segnaletica orizzontale – ha spiegato il sindaco di Rende – è già stata realizzata, mentre dal 7 gennaio partirà la cantierizzazione dell’area. Uniremo così due parti della città in maniera più agevole riqualificando contemporaneamente anche Roges Vecchia dove sono in corso importanti interventi edilizi”.

 

BUS E METRO A RENDE

“Per ora i cantieri della metro non sono partiti su Rende. E’ un dato di fatto. Certo – ammette il primo cittadino – sono terminate le indagini ambientali con i carotaggi. Analisi effettuate su 36 punti che hanno rivelato 5 lievi criticità a Rende e 3 molto gravi a Cosenza. La CMC che dovrebbe eseguire i lavori ha chiesto il concordato preventivo per evitare il fallimento. A Rende se non ci sarà la certezza dell’inizio e della fine dei lavori e la garanzia che il cantiere non verrà bloccato a causa dei debiti della CMC, non si può parlare di nulla. Alla CMC abbiamo chiesto di abbattere il ponte che porta su via Cristoforo Colombo e di costruire una pista ciclabile sul vecchio percorso ferroviario della Calabro Lucana. Nonostante ciò se Cosenza e Regione Calabria sono d’accordo possiamo anche perdere il finanziamento della metro e rinunciare all’opera. Sto provando a progettare una soluzione alternativa su cui per ora mantengo il silenzio.

 

Sono stato denunciato – ricorda Marcello Manna – per avere concesso all’Amaco di transitare su Rende. Non è però accettabile la carenza di trasporto pubblico che ha il nostro territorio. Abbiamo quindi sottoscritto un accordo con i Comuni di Cosenza e Castrolibero per avere bus che possano collegare l’intera area urbana. Dispiace che il sindaco di Montalto Uffugo non abbia firmato questo documento anche perché l’area urbana si sta sviluppando verso nord. A breve al confine tra Montalto e Rende sorgerà lo svincolo autostradale di Settimo e una stazione ferroviaria che raccorda le linee di Paola, Sibari, Reggio Calabria e Roma. Sempre sul fronte dei trasporti ecosostenibili abbiamo istallato 16 colonnine per auto elettriche nella città di Rende. Stiamo ora pensando di realizzare una Zona a Traffico Limitato che potrà essere attraversata solo da biciclette e vetture a basso impatto ambientale. Infine si è lavorato molto sulla sicurezza andando a fare verifiche di sostenibilità su tutti i ponti e viadotti presenti su Rende individuando i punti in cui dovremo intervenire”.

RIFIUTI E INQUINAMENTO

Sulla gestione dei rifiuti il sindaco Manna ha inteso chiarire che a breve potremmo assistere ad una nuova emergenza. Il primo cittadino, presidente dell’Ato rifiuti che racchiude tutti i Comuni della provincia di Cosenza, ha poi ribadito che non si può sfuggire alla “responsabilità di smaltire la propria spazzatura. Vanno fatte scelte dolorose”. Una presa di coscienza che si vuole imporre ai cittadini che dovrebbero accettare la presenza un nuovo inceneritore o un’ennesima discarica sul territorio accettando tutti i rischi sanitari che ne deriverebbero. Il sito non è ancora stato scelto e la preoccupazione che l’assenza di tale struttura, l’aumento dei prezzi per il conferimento in discarica e i costi trasferiti dalla Regione ai Comuni a partire dal primo gennaio potrebbero ingolfare il sistema rifiuti resta alta.

 

Non appaiono soluzioni all’orizzonte, mentre l’iter per le bonifiche dei siti contaminati di Rende prosegue a rilento. Per i laghi e terreni dell’ex Legnochimica si è delegata la Regione Calabria ad intervenire data la situazione di predissesto economico di Rende e ad istallare un sistema idraulico antincendio. Per la discarica di  Sant’Agostino si sta stilando il piano di caratterizzazione analizzando il tasso d’inquinamento presente, mentre dei 10 milioni di fondi CIPE per le bonifiche non pare vi sia ancora traccia. Intanto si tessono le lodi dei risultati della raccolta differenziata. “Rende è stata una delle ultime città della Calabria ad attivare la raccolta differenziata. In poco tempo, grazie alla preziosa collaborazione dei cittadini, abbiamo superato la quota del 72%, la più alta per le città calabresi con una popolazione superiore ai 30mila abitanti. Ci sono criticità, servono maggiori controlli che facciamo fatica ad attivare avendo solo 18 agenti di polizia municipale”.

 

CENTRO STORICO – PARCO ACQUATICO

“La situazione del centro storico è quella più grave. Per portare turisti e visitatori abbiamo allestito il Borgo dei Musei con il ripristino del Museo civico e l’apertura della scuola di restauro e della seconda scuola di liuteria esistente in Italia. Stiamo lavorando alla ristrutturazione del Castello dove in base ad un accordo con l’Università della Calabria verranno celebrate le lauree e trasferiti alcuni uffici comunali. Nel frattempo se non troviamo un imprenditore che si occupi del Parco Acquatico dobbiamo modificare il progetto. La struttura ha un alto potenziale di attrattiva turistica, ma se le difficoltà sono legate ai costi dell’acqua rimoduliamo l’uso dei laghetti, troviamo un’altra soluzione. Dovesse essere necessario, elimineremo le piscine con l’acqua anche se si chiama parco acquatico. Non possiamo permetterci che resti una cattedrale del deserto dobbiamo iniziare a mettere la struttura in funzione”.

 

SERVIZI E SANITA’

“Abbiamo sette strutture sanitarie a Rende. L’obiettivo che abbiamo è unirle creando un Palazzo della Salute vicino al poliambulatorio di Quattromiglia. Il protocollo d’intesa con l’ASP di Cosenza ci permetterà di realizzare questa opera. Ho segnalato al Ministero dello Sviluppo Economico l’anomalia della nostra città. Spero terranno in considerazione le mie denunce per il fatto che riceviamo finanziamenti per 36mila residenti con i quali eroghiamo servizi per 70mila abitanti. Certo non abbiamo il problema dello spopolamento che si vive nel resto della Calabria, negli ultimi 4 anni abbiamo 1.000 cittadini in più, ma resta una questione grave da risolvere. Sicuramente, per ora, siamo intervenuti per dare sollievo a 1.100 famiglie con il reddito d’inclusione. Un sostegno economico e sociale che sta dando ottimi risultati”.

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