L’Unione Nazionale Consumatori scrive a Occhiuto: “ZTL non conformi al codice della strada”

L’Unione Nazionale Consumatori di Cosenza scrive al sindaco e alla polizia municipale per chiedere le opportune modifiche delle ZTL e renderle conformi alla normativa del codice della strada

 

COSENZA – La lettera è stata recapitata al sindaco della città di Cosenza, Mario Occhiuto e al comandante della Polizia Municipale di Cosenza. L’ssociazione no profit, la prima in Italia a tutela dei consumatori fondata nel 1955, indipendente da partiti politici e da sindacati sottolinea che la richiesta ha lo scopo della tutela dell’ambiente, indi anche della eco-sostenibilità, da sempre ‘cara’ al primo cittadino.

“Ci vediamo costretti a formularLe la presente – scrive l’avv. Pierluigi Basile che è stato anche intervistato su Rlb in merito alla questione (CLICCA QUI) – in merito alla problematica delle ZTL che ha raggiunto livelli allarmanti per la popolazione cosentina, dell’hinterland e non solo. Nonostante il nostro comunicato risalente ad oltre 15 giorni orsono, che ha fatto seguito a quello del febbraio scorso in cui invitavamo le preposte autorità ad un’installazione delle ZTL conforme alla normativa del codice della strada che prevede, tra l’altro una diffusa campagna di informazione, ad oggi nessun intervento è stato attuato”.

108 mila multe nei primi 9 mesi

“In particolare, ci preme segnalarLe che nei primi 9 mesi dell’anno corrente, dal numero registri verbali del Comando Polizia Municipale di Cosenza parrebbe siano state elevate oltre 108 mila (centoottomila) contravvenzioni, quasi tutte per le ZTL installate all’inizio dell’anno corrente nel centro cittadino, sebbene circa 30.000 siano state annullate fino al 1° aprile scorso.

Peraltro, da informazioni ufficiose, in questi giorni pare siano pervenute all’ufficio postale circa 17.000 (diciassettemila) ulteriori raccomandate da recapitare ai cittadini per le medesime infrazioni. A ciò si aggiunga che pendono centinaia di ricorsi presso gli uffici del Giudice di Pace di Cosenza che comporteranno sensibili spese per l’amministrazione comunale”.

“Come ben sa – prosegue la missiva – la città di Cosenza conta meno di 70.000 abitanti, molti dei quali dimoranti fuori sede per ragioni di studio e/o di lavoro, molti altri dei quali privi di veicoli a motore. Appare indubbio che il solo dato numerico delle infrazioni rilevate debba spingere ad una seria riflessione finalizzata a porre fine, o quanto meno rimedio, ad una situazione che ha raggiunto limiti allarmanti. Senza rilevare in tale sede i motivi giuridici di cui ai ricorsi predisposti e predisponendi dall’avvocatura in generale e dall’UNC a seguito delle lamentele dei cittadini, è di tutta evidenza che il problema debba essere affrontato a livello istituzionale per trovare una celere e concreta soluzione. Ci preme segnalarLe – è scritto ancora nella lettera – che pervengono quotidianamente alla nostra associazione decine di telefonate e di visite oltre che di mail per il recapito di tali contravvenzioni che vengono comunemente e diffusamente considerate come un’ingiusta pratica di metter le mani nelle tasche dei cittadini”.

“Non sono pochi i casi di cittadini, disoccupati, operai, impiegati, professionisti, pensionati, che si sono visti recapitare dieci, venti o più contravvenzioni per la medesima infrazione. Non sono pochi gli utenti che ci contattano da altre parti della Regione, e taluni anche oltre i confini regionali, per “informarci” che non torneranno a Cosenza perché puntualmente risultano destinatari di contravvenzioni. Tale dato è ulteriormente allarmante per il tessuto economico e sociale della città con una potenziale ricaduta pericolosa per le attivit  commerciali, specie per quelle del centro cittadino. Tanti altri utenti riferiscono che al Comando della Polizia Municipale non accetterebbero le istanze in autotutela che si propongono di depositare vuoi per la presunta mancanza degli addetti all’ufficio vuoi per altre ragioni che preferiamo evitare di scrivere”.

“A prescindere da tali motivazioni, che ci riserviamo di meglio approfondire, ci preme evidenziare che qualora non venga consentito ad un qualsivoglia utente il deposito di tali istanze, si concreterebbe un’ipotesi di reato che non esiteremo a denunciare a partire dalla prossima settimana, previo debito riscontro, al ricevimento di ogni segnalazione. Ciò premesso e considerato, auspichiamo e sollecitiamo un Suo intervento dirimente per porre rimedio, futuro ed anche passato, a tale problematica che ha assunto proporzioni esagerate per essere ignorata o posticipata”.

“Da ultimo, Le ribadiamo che l’associazione condivide ogni provvedimento adottato per ridurre l’impatto ambientale in un’ottica di una città eco-sostenibile, purché però tali provvedimenti non trascurino e non mortifichino i diritti spettanti ai cittadini ed a tutti gli utenti della strada e corrispondenti, in estrema sintesi, ad un’opportuna e chiara informazione delle prescrizioni adottate. Restiamo peraltro disponibili – conclude la lettera dell’Unione Nazionale Consumatori a firma del delegato, avv. Pierluigi Basile – a sedere ad un tavolo comune, anche pubblico se ritenuto opportuno, con l’intervento eventuale del Comando della Polizia Municipale, per individuare le azioni più opportune per contemperare gli interessi degli utenti della strada, nella stragrande maggioranza dei casi cittadini cosentini, a quelli di una città sempre più eco-sostenibile”.

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