Il 7 settembre scorso i carabinieri fermarono un 40enne insieme a due minori. La ragazza di soli 14 anni denunciò la violenza sessuale subita. Ma il 40enne è accusato anche di sequestro di persona e rapina
COSENZA – Giudizio immediato per Francesco Mazzei acusato di atti sessuali su minore, sequestro di persona e rapina. L’uomo, 40 anni, senza fissa dimora, detenuto presso la casa circondariale di Vibo Valentia dovrà presentarsi il prossimo 4 dicembre, assistito dall’avvocato Pierpaolo Principato davanti al Tribunale di Cosenza in composizione collegiale.
Più in particolare Mazzei è accusato di aver compiuto atti sessuali nei confronti della 14enne, consistiti nel palpeggiarla ai seni, ai glutei, nell’abbassarle i pantaloni, nel – dopo avere indossato un profilattico – averla penetrata ed avere avuto un rapporto sessuale completo alla presenza di un altro minore; privava della libertà personale i due minori dicendo “se vi muovete vi ammazzo di palate”vietando di uscire dal luogo dei fatti avendo chiusi a chiave con lucchetto il cancello; procurava per sè un ingiusto profitto con minaccia di un male ingiusto consistita nel proferire le frasi “statti citto sennò ti migno e fai meno l’incazzata altrimenti non uscite più di qui”, si impossessava della somma di 10 euro. con l’aggravante di avere ostacolato la privata difesa poichè avvenuto all’interno di un luogo recintato chiuso da lucchetto di cui possedeva le chiavi.
Non c’era polizia, nè sorveglianza privata
La Procura ha chiesto dunque il giudizio immediato; richiesta accolta dal Gip Greco e supportata dalla parte civile rappresentata dall’avvocato Chiara Penna che ha presentato anche formale denuncia contro Trenitalia. I genitori della minorenne in una integrazione di denuncia, riconfermare ancora una volta che la figlia è stata vittima di violenza sessuale, sequestro di persona e rapina mentre si trovava presso la stazione dei treni di Vaglio Lise la mattina del 7 settembre scorso intorno alla 12.30 ad opera di Mazzei ma che erano all’oscuro che fosse intenzionata a prendere il treno al fine di recarsi al mare. Al contempo per i genitori della minore è impensabile e “sconcertante che in pieno giorno un sogetto pericoloso come il Mazzei abbia potuto condurre la figlia in un locale fatiscente della stazione – suo riparo abituale di fortuna – ed abusarneche che vi fosse nessuno a presidio della zona, nessuna forza di polizia e nessun sorvegliante”.
La stazione dei treni sprovvista di sicurezza, i genitori denunciano la società ferroviaria italiana
I genitori in denuncia lodano l’intervento tempestivo dei carabinieri allertati da un amico della minore contattato da quest’ultima in extremis e rimarcano come in quel momento in stazione non fosse presente nessuna forza di polizia e come Trenitalia, Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria abbiano posto in essere azioni utili al fine di salvaguardare l’incolumità del personale e dei clienti e contrastare il fenomeno delle aggressioni. I genitori addebitano anche alla società italiana del trasporto su ferro la diretta conseguenza della grave aggressione verificatasi ai danni della figlia.
La famiglia della 14enne per il tramite del legale della famiglia, l’avvocato Penna denunciano come nella stazione dei treni di Vaglio Lise, in Cosenza, non siano presenti impianti di video sorveglianza, illuminazione, nessuna attività che possa garantire l’utilizzo degli spazi interni ed esterni e soprattutto il mancato intervento di chi aveva l’obbligo giuridico di garantire la sicurezza.