Operazione all’alba della Squadra Mobile della Questura di Cosenza contro un gruppo di spacciatori attivi in città.
COSENZA – Ancora un blitz contro lo spaccio di droga a Cosenza. Alle prime ore di oggi la Squadra Mobile ha dato esecuzione ad un ordinanza di applicazione di misure cautelari, emesse dal Gip del tribunale di Cosenza, nei confronti 13 persone. I provvedimenti richiesti dalla Procura bruzia, riguardano soggetti ritenuti responsabili di detenzione, cessione di cocaina, hashish ed eroina, nonchè di estorsione.
Le indagini condotte dal persone della Polizia di Cosenza hanno consentito di disarticolare un gruppo di pusher operante in particolar modo nel centro storico della città e nel corso delle indagini sono stati effettuati numerosi riscontri e sequestri di stupefacenti.
La morte di una donna per overdose nel 2016
Il blitz è legato alle indagini sulla morte di una donna, deceduta per overdose nel dicembre 2016 in via Rivocati. Il successivo rinvenimento di sostanza stupefacente dello stesso tipo di quella che aveva causato la sua morte, durante una perquisizione effettuata nei confronti di un soggetto noto per precedenti specifici, aveva determinato nell’immediato un’attività di indagine nei suoi confronti. Indagine che ha poi portato alla scoperta dell’organizzazione.
I dettagli dell’operazione
Per due persone è stata disposta l’applicazione della custodia cautelare in carcere mentre per un soggetto è stato applicato il regime dei domiciliari con il braccialetto elettronico. Ancora, per altre sei persone, disposti gli arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza e per altri 4 soggetti, misura di divieto di dimora nel Comune di Cosenza. Una donna risulta indagata in stato di libertà.
Tra i particolari delle indagini emerge come, nell’agosto 2016, a seguito di una perquisizione nel quartiere popolare di via Popilia, nell’abitazione di un soggetto con precedenti specifici in materia di stupefacenti, era stata trovata una certa quantità di eroina e materiale per il confezionamento, nonchè denaro contante. Poi la morte a dicembre della donna per overdose, e la seconda indagine avviata a seguito del decesso in via Rivocati. La donna sarebbe morta utilizzando la stessa droga trovata durante una perquisizione di un soggetto sul quale, ovviamente si sono concentrate le indagini degli inquirenti. Le due attività sono state però riunite perchè avevano diversi punti in comune e grazie ad intercettazioni telefoniche, ambientali, perquisizioni e sequestri, è stato possibile fare piena luce sull’esistenza di un gruppo di persone, che di fatto, spacciavano a Cosenza e nell’hinterland.
E’ stato possibile infatti, accertare numerosi episodi di spaccio attraverso appostamenti e pedinamenti con relativo sequestro anche di singole dosi. Acquisite in quelle occasioni le dichiarazioni degli acquirenti della droga, è stato possibile arrivare al quadro probatorio che ha portato oggi alle ordinanze emesse contro i 13 indagati.
Lo spaccio “lampo” delle dosi
L’attività dei pusher avveniva con una certa velocità e lo spaccio avveniva maggiormente presso le abitazioni degli stessi spacciatori o nelle vie limitrofe. Incontri lampo fissati al telefono. E ci si metteva d’accordo utilizzando un linguaggio in codice. Inoltre gli indagati, spesso cambiavano le modalità o le schede telefoniche per tentare di evitare di essere rintracciati. A rendere complessa l’attività di indagine soprattutto i luoghi dove era difficile, per gli inquirenti, accedere ad esempio, con auto di servizio.
DESTINATARI DI MISURE CAUTELARI
F. V., di Cosenza di anni 44 – divieto di dimora
Stefano Salerno di anni 33 – detenzione carceraria
Domenico Salerno di anni 54 – arresti domiciliari
Alessandro Furfaro di anni 30 – arresti domiciliari
Fausto Vezzoni di anni 38 – arresti domiciliari
F. M., di Cosenza di anni 38 – divieto di dimora
Antonio Belsito di anni 54 – arresti domiciliari
Amedeo Mazzocca di anni 39 – detenzione carceraria
M. P. C. di anni 36 – divieto di dimora
Alessandro Morrone di anni 30 – arresti domiciliari
Mario Ariello di anni 41 – arresti domiciliari
O. B. di anni 28 – divieto di dimora
Francesco Mazzei di anni 24 – arresti domiciliari