L’uomo, un 29enne cosentino, è ritenuto l’esecutore materiale dell’esplosione del Bar Food & Drink di via Caloprese e dell’incendio del chiosco, la stessa notte, di via Tommaso Aceto
COSENZA – I carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Cosenza hanno eseguito l’ordinanza che dispone la misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Norberto Abritta, 29enne cosentino. I reati contestati sono l’incendio doloso ed il danneggiamento fraudolento di beni assicurati in concorso con l’organizzatore dei due episodi ed istigatore, Gianfranco Parise, 62enne cosentino, già raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere il 14 giugno scorso. La misura scaturisce dalle indagini dei Carabinieri, sotto la supervisione dalla Procura della Repubblica di Cosenza che ha portato, a poco più di un mese (era la notte di venerdì 19 maggio) all’arresto del mandante dei due incendi, e poi a scoprire l’identità dell’esecutore che stamattina è stato arrestato. Quest’ultimo avrebbe di fatto appiccato i due incendi e lo avrebbe fatto per un compenso economico di soli 200 euro.
Parise aveva dato le chiavi al 29enne
Si è scoperto inoltre come il mandante avesse dato ad Abritta disposizioni precise in merito all’esecuzione dei due incendi consegnando, nel caso del Bilotti food & drink, le chiavi per aprire la saracinesca del locale nonché lasciando a sua disposizione, all’interno degli esercizi commerciali, alcune bottiglie con all’interno della benzina da utilizzare per appiccare gli incendi.
Irreperibile dal giorno degli attentati
I gravi indizi di colpevolezza acquisiti dai Carabinieri hanno portato a ritenere Norberto Abritta quale esecutore materiale dei reati con contestuale avvio, da parte dei militari dell’Arma, di una ricerca capillare dell’indagato il quale, dal giorno degli incendi, si era allontanato dalla propria abitazione e non si era più presentato a lavoro al fine di nascondersi presso la dimora di un conoscente e qui curare le gravi ferite riportate dall’esplosione. La pressione investigativa nonché i sensi di colpa provati, hanno costretto Abritta, a presentarsi spontaneamente dai Carabinieri di Cosenza al fine di rendere dichiarazioni autoaccusatorie, occasione nella quale sono state refertate le cicatrici derivanti dalle ustioni plurime riportate. Arrestato, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari a disposizione della Procura bruzia.