Max è un figlio che ha perso il suo papà, è un uomo che combatte ogni giorno il dolore di quella scomparsa che ha colpito un’intera città: perchè suo padre è Mario Gualtieri, un personaggio simbolo di Cosenza ma prima di tutto, è suo padre e perderlo, è un dolore ancora vivo
COSENZA – La sera del 27 aprile scorso, tutti ricordano il tam tam sui social di un’intera città che, appresa la notizia della sua morte, stentava a crederci: “Mario Gualtieri non c’è più”. Decine i commenti, i post, i messaggi di cordoglio, i ricordi di un artista, simbolo della musica della città di Cosenza, che si è spento a 77 anni. Un vuoto, un senso di tristezza, un dolore immenso che soprattutto suo figlio Max Gualtieri, racconta in un’intervista ai microfoni di Rlb, nel corso della quale ha voluto presentare quello che sarà un lavoro “postumo” di suo padre, e che si intitola “L’ultimo regalo…”. Perdere un genitore è qualcosa di drammaticamente travolgente in qualunque momento della vita avvenga, ed è uno degli eventi più dolorosi che accadono durante la vita di ogni persona, le cui conseguenze lasciano profonde ferite nell’anima. Ma grazie a quello che Mario ha lasciato, Max e i suoi familiari, i suoi amici, chi lo ha amato e apprezzato, potranno continuare a celebrare la sua vita da artista e a tenere vivo il suo ricordo.
ASCOLTA L’INTERVISTA
[audio_mp3 url=”https://www.quicosenza.it/news/wp-content/uploads/2018/06/Intervista-a-Max-Gualtieri.mp3″]
Max Gualtieri racconta della scoperta delle canzoni, oggi contenute nel lavoro discografico, che sono il frutto di un discorso tra lui e suo padre, qualche tempo prima della sua scomparsa: “un giorno Max, quando non ci sarò più, vai in quel comò e troverai delle cose per me importanti“. “Lì per lì – racconta Max – ho cercato di sviare il discorso cercando invece di fargli capire che non c’era motivo di parlare di un domani in cui lui non ci sarebbe stato. Anzi, gli ho detto: papà ma che dici, ancora ci sono tante cose che dobbiamo fare”.
Eppure quel comò antico, Max ha dovuto aprirlo, con il cuore e gli occhi gonfi di lacrime, e dentro vi ha trovato la parte più bella del suo papà, la musica. E quella musica ora potranno ascoltarla tutti: Undici brani, di cui sei pezzi inediti, mai ascoltati.
A dare una mano a Max oltre al grande amico di Mario Gualtieri, Fausto Leali, anche Marco Cozza “la persona che che io chiamo – racconta – “la scatola nera di mio padre” che conosce tutti i suoi segreti. Ma neanche lui conosceva questo lavoro, segreto; e così sono partito non da zero, ma da “meno dodici”, perchè io faccio tutt’altro nella vita. Ed è stato lui a darmi quella spinta per arrivare a realizzare questo progetto che a metà settimana sarà disponibile nelle edicole”.
“Quando prendeva in mano un microfono era un leone”
Max racconta con le lacrime negli occhi il suo papà, quasi senza voce, e ci rivela che la canzone a cui è particolarmente legato è “Mezzanotte”: “quando nel buio senti che batte il cuore, forse la nostalgia che ti accarezza quando non sei qui. Spera che il tuo domani sia già migliore… Prova a mandarla via questa malinconia, ed io sarò questa notte con te. Mezzanotte per chi spera, per chi ama e nel buio cerca felicità“.
“Era molto solare, positivo – spiega suo figlio – e si proponeva sempre nel migliore dei modi, anche quando non stava molto bene, per via degli acciacchi. Ma nel momento in cui prendeva il microfono in mano era un leone“.
Una strada a suo nome e un Museo a lui dedicato
“Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, qualche tempo fa mi aveva promesso una cosa bellissima per la quale non finirò di ringraziarlo e che sarebbe davvero un bel gesto – racconta Max. – Solo a parlarne mi commuovo: l’intitolazione di una piazza o una via a Mario Gualtieri. Tant’è che mi sono permesso di suggerirgli comunque la zona del suo cuore, della sua vita: Casali. Ma c’è anche un altro obiettivo, che faremo, sarà la casa Museo dedicata a lui”.
“Papà era veramente molto amato e io me ne sto accorgendo ancora di più. L’ho sempre saputo, ma forse oggi è più forte questo sentimento. La gente mi ferma a volte e mi dice: “ma sai quella canzone, le parole sono belle…”. Qualcuno mi ha anche detto: ora che tuo padre non c’è più è come se mancasse il castello, una piazza…una parte della città”.
Magico Cosenza… in Serie B
La promozione del Cosenza in Serie B, inevitabilmente ha riportato tutta la città a canticchiare “un ritornello scritto con il cuore in rossoblu”: “Io non sono riuscito ad andare allo stadio, nonostante volessi farlo. Ventimila persone che cantano Magico Cosenza… sarebbe stata troppo dura!”
Ed ecco alla fine un ricordo, una frase, per tutti quelli che hanno voluto bene a Mario Gualtieri contenuta nella copertina del Cd:
“Per voi che amate
per voi che soffrite
per voi che piangete
per voi che avete in fondo al cuore
il ricordo di una musica dolce e lontana
Sono per voi il mio amore
il mio dolore
le mie lacrime
e le mie canzoni”.
Ciao Mario