A Rende Laboratorio Civico risponde al consigliere regionale Bevacqua “sull’argomento il sindaco Manna è stato chiaro”
COSENZA – “Sulla vicenda del nuovo Ospedale, siamo stati costretti, in questi giorni, ad assistere ad un susseguirsi di dichiarazioni tendenti a sollecitare la discussione in Consiglio. A questo proposito rivendichiamo con forza l’importante lavoro svolto dalla Presidente della Commissione consiliare sanità, Maria Teresa De Marco, insieme alla quale abbiamo favorito la ripresa del dialogo, ospitando il primo dicembre dello scorso anno, il Sindaco e il Presidente della Regione insieme per presentare a tutti i Consiglieri comunali lo studio di fattibilità varato dalla stessa Regione, ma già allora erano emerse delle difficoltà tecniche ad oggi non ancora chiarite”. E’ quanto afferma, in una nota, il Capogruppo del gruppo consiliare “Cosenza Positiva-Fratelli d’Italia”, Giuseppe D’Ippolito.
“Sul punto, avevamo deciso di attendere lo sviluppo dei fatti, consapevoli di poter vantare, a giusta ragione, sulla vexata quaestio del nuovo Ospedale, una sorta di diritto di primogenitura per avere acceso sull’argomento i riflettori, con largo anticipo, proprio grazie all’importante lavoro svolto dalla dott.ssa De Marco. Ben venga, quindi – prosegue la nota di Giuseppe D’Ippolito – la fissazione di un ordine del giorno ad hoc del Consiglio comunale, perché è di tutta evidenza come sia proprio il civico consesso l’unico luogo in cui dover discutere del tema urbanistico sollevato. Tergiversare oltre non è possibile, così come è inaccettabile confondere le acque.
Non si tutela il diritto alla salute procrastinando o differendo sine die la soluzione dei problemi che certo non saranno risolti né con la scelta della localizzazione dove far sorgere il nuovo nosocomio, né con la sua consegna ai cittadini che non sarà certamente immediata, mentre, invece, restano inascoltate tutte le istanze che quotidianamente vengono disattese dalla gestione regionale targata Oliverio e Scura. E’ noto a tutti, infatti, che da pochi giorni sono state tagliate le prestazioni ambulatoriali che da oggi sono a pagamento obbligatorio per tutti. Di questo passo, verranno a mancare le regole basilari per salvare una vita umana e tutto ciò è intollerabile”.
Laboratorio Civico sull’ospedale pubblico su Rende: “Bevacqua vive in un’altra città. il sindaco Manna sull’argomento è stato chiaro
“Il consigliere regionale Domenico Bevacqua forse non legge i giornali o vive in un’altra città. Proprio perché tiene a sottolineare che è un consigliere regionale rendese non può dire che Manna nel dibattito dell’ospedale pubblico sia assente”. Inizia così la nota del Laboratorio Civico come risposta al consigliere regionale che è “favorevole all’ospedale su Arcavacata”, ma sottolinea ancora il Laboratorio “ha voluto, come al solito, rimarcare sulla stampa una mancanza di un sindaco che invece a più riprese non si è sottratto dal dibattito sull’ospedale pubblico e oggi siamo in grado anche di riportare le date in cui il sindaco Marcello Manna ha espresso il suo pensiero su un argomento che a nostro parere sta andando anche per le lunghe”.
Ed è ancora il Laboratorio Civico a snocciolare numeri e riportare il virgolettato di un sindaco che “nel consiglio comunale del 16 giugno 2016 dichiarò testualmente: l’ ospedale da costruire deve servire a tutta l’area urbana e soprattutto deve essere ben servitor, da una buona viabilità e ,con la nascita nei prossimi anni, dello svincolo di Montalto perché non pensare ad Arcavacata?”. La nota del movimento politico che appoggia il sindaco di Rende prosegue sottolineando che “Bevacqua con un poco di attenzione in più dovrebbe dire che è d’accordo con il sindaco di Rende sull’allocazione della nuova struttura ospedaliera. Non può invece sostenere il contrario perchè il Manna in un’altra circostanza prese una posizione chiara sull’argomento.
E tutti noi ricordiamo bene le sue parole pronunciate il 15 dicembre del 2017 proprio in comune davanti al presidente della Regione Mario Oliverio: Il ragionamento su una grande città bisogna farlo non da qui a cinque o a dieci anni, ma da qui anche a venti anni. E se si riuscisse a ragionare cosi certe scelte, come ad esempio sul dove far costruire l’ospedale pubblico, possono essere anche naturali come quello di farlo sorgere vicino all’università. E’ solo un esempio di come poi l’unica cosa che conta è il servizio che l’intera area urbana può usufruire in un posto o in un altro. Importante è la visione di insieme funzionale ai cittadini e al territorio”.
Fin qui le parole di Manna riproposte fedelmente con la nota del Laboratorio che ricorda a Bevacqua: “il sindaco di Rende è un uomo del fare. La vecchia politica fatta di comunicati e battute non appartiene al suo modo di operare. Il nostro caro consigliere regionale rendese se ne deve fare una ragione. Perchè con questi comunicati senza sostanza rischia di fare solo brutte figure”. Il Laboratorio Civico termina la nota anche con la risposta al segretario cittadino del Pd rendese: “Francesco Adamo il sindaco di Rende ,come vedi, è stato chiaro. La sua posizione è quella di un primo cittadino che lavora solo ed esclusivamente nell’interesse della città e di tutta l’area urbana. Il resto appartiene alla sola politica vuota e senza alcuna idea concreta e propositiva”.