Annunciate dimissioni e anticipate di qualche mese per via del processo Tesi che ha visto la riconferma della condanna in appello anche per Spataro
COSENZA – «Occupo questa carica con estremo entusiasmo ma come ho sempre detto sono un tecnico prestato alla politica. Non sono un politico di professione anzi, non ho molto rispetto per coloro che vivono e campano di politica o vivono e campano grazie alla politica. La politica è un servizio ed è giusto che abbia un inizio e una fine. Ho anticipato una fine che sarebbe dovuta essere tra luglio ed agosto. L’ho solo fatto a seguito degli avvenimenti per non essere oggetto di strumentalizzazioni. Potevo tranquillamente appellarmi, rimanere, ma ho deciso di sostenere in maniera diversa il sindaco, un amico fraterno al quale non mancherà assolutamente il mio supporto nei prossimi mesi». Parole giudiziose quelle dell’assessore dimissionario al bilancio e tributi – politiche sociali – Luciano Vigna che rassicura «Chi pensa che sia allontanato da questo progetto di cambiamento che sta portando avanti il sindaco Occhiuto sbaglia di grosso. Anzi sono più carico nel sostenerlo».
Luciano Vigna è coinvolto nel caso Tesi che, il 22 marzo scorso, in appello, ha visto la conferma della sentenza di primo grado ma con una pena ridotta. Infatti in primo grado la condanna era stata di due anni e otto mesi. Mentre in appello la pena è stata ridotta a due anni e quattro mesi. Con lui è coinvolto nel procedimento Michelangelo Spataro, oggi uno degli assessori della giunta Occhiuto. Nella sentenza di primo grado era stato condannato a quattro anni di carcere e l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. In Appello la riforma della sentenza ha visto la revoca dell’interdizione e una condanna a soli due anni e otto mesi di reclusione. Tutti gli imputati coinvolti nel caso Tesi sono accusati a vario titolo del reato di bancarotta. L’inchiesta riguarda i rapporti tra la società Tesi, operante nel settore dell’informatica, e la Fincalabra, la “finanziaria” della Regione Calabria. La società fu salvata grazie ai fondi stanziati dalla Regione senza un vero piano industriale che rimettesse in sesto i conti aziendali. Il filone dell’indagine fu stralciato della più vasta e nota indagine denominata “Why Not” avviata dall’allora pm della Procura di Catanzaro Luigi De Magistris e per competenza inviato al Tribunale di Cosenza. La società “Tesi”, dichiarata fallita il 14 giugno 2007, secondo l’accusa, avrebbe registrato significative perdite economiche a partire dal 2001 fino al 2002, anni in cui si sarebbe registrato un forte declino dell’azienda. Gli organi societari non ne avrebbero impedito il declino, nonostante la funzione di controllo sulle attività della società che, secondo la Procura, non sarebbe stata esercitata con la dovuta accortezza portando alla bancarotta. Gli amministratori e i sindaci della società Tesi, furono accusati di aver provocato passività per quasi 5 milioni di euro attraverso l’effettuazione di operazioni ritenute illecite. Nove furono le condanne inflitte e sette le assoluzioni.
Una sintesi del percorso politico – tecnico della giunta Occhiuto, l’approvazione del bilancio e i risultati ottenuti
«Oggi abbiamo approvato un ulteriore documento (il bilancio, ndc) fondamentale che rimette in sicurezza ancora di più i nostri conti in quanto prevediamo addirittura sette milioni di euro per coprire i debiti fuori bilancio: espropri risarcimenti danno risalenti a tanti anni. Nello stesso tempo abbiamo ridotto la spesa da un lato su parti così dette non fondamentali e abbiamo mantenuto alti i livelli dei servizi. Non abbiamo risotto di un euro la spesa del welfare. L’elemento caratterizzante sono le politiche abitative del centro storico: abbiamo in questo caso ridotto la tassazione comunale per esempio della tari di circa il 60% per coloro che vivono ed operano all’interno del centro storico. Abbiamo immaginato anche un progetto per le politiche abitative a favore delle giovani coppie fino a 2500 euro se decidessero di andare a vivere nel nostro bellissimo centro storico. Sono piccole cose che insieme agli interventi strutturali creeranno i presupposti per far rivivere questo importante parte della città. Per le incidenze maggiori sulla spesa comunale per il prossimo anno: Sostanzialmente è ridotta a poco perché sono ridotti i trasferimenti; immaginate quando ho messo piede in comune i trasferimenti superavano i 32milioni di euro. Oggi sono ridotti a 17mila euro e questo fa capire il taglio evidente che abbiamo operato e nonostante tutto siamo riusciti a mantenere alto il livello dei servizi. Io credo che un’amministrazione capace deve innanzitutto rendere la città più bella, la manutenzione ordinaria e offrire tutti i servizi. Cosenza è all’avanguardia, non lo dimentichiamo. Non solo la raccolta differenziata ma anche nel campo del welfare. Abbiamo un servizio articolati dall’assistenza disabile, all’emergenza abitativa, all’assistenza agli anziani che farebbe invidia anche ai comuni al centro Italia. Già aver mantenuto questi impegni, aver migliorato i servizi e non aver creato disagi al cittadino rappresenta in un contesto simile il miglior risultato
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