Un palazzo di nove piani evacuato, panico tra la gente, non si trova più una cucciolata rimasta nelle fiamme. Ma i vigili del fuoco salvano tutti
COSENZA – “Esistono davvero gli angeli”. Così commentava la gente con rispetto e con ammirazione verso quegli uomini in divisa, sporchi di fuliggine mentre spegnevano le fiamme che hanno avvolto un’abitazione all’ottavo piano di un palazzo in via Popilia, salvando anche una cucciolata di gatti con “mamma e papà”. Una domenica uggiosa che ha riservato una spiacevole sorpresa per i residenti del palazzo di via Macchiabella, una traversa di via Popilia nei pressi del distributore Agip e la chiesta di Cristo Re. Il fumo denso e nero tagliava a metà il grigio del cielo, non preannunciando niente di buono. Le sirene dei vigili del fuoco hanno svegliato dal torpore pomeridiano la città, allertando tutti che qualcosa stava accadendo. Una manciata di minuti dopo le due una donna bussa alla porta degli altri appartamenti del pianerottolo. Chiede aiuto, la casa va a fuoco e dentro ci sono i suoi gatti da salvare. L’incendio ormai si è sviluppato, il fumo riempie in fretta la tromba delle scale.
La chiamata al 115
E’ panico. Ma nel palazzo abitano poliziotti, vigili urbani e finanzieri. Subito scatta l’allerta ai centralini del 115: “Pronto vigili del fuoco”, “correte c’è un incendio, va a fuoco un’abitazione, siamo su via Popilia vicino l’Agip”. La campana allerta la squadra. Esce la prima, con al comando il caposquadra Rosario De Cicco, seguita dall’autobotte e dall’autoscala. L’incendio è all’ottavo piano. La prima partenza arriva nell’immediato. Il caposquadra insieme ai vigili del fuoco, armati di estintori salgono a piedi. Il fumo copioso esce dalle finestre delle scale, bisogna fare presto. Sei, sette, otto piani a piedi con estintori e maschere. Il palazzo è dotato del sistema antincendio, ma l’acqua non esce, forse la pressione è troppo bassa. Ma i pompieri hanno in mano l’esperienza e muniti di autoprotettori entrano nell’appartamento e vengono risucchiati dal fumo nero. Nel frattempo l’autoscala e l’autobotte hanno preso posizione. Ma c’è un problema che impedisce i soccorsi.
Le auto parcheggiate impediscono i soccorsi
Le macchine parcheggiate lungo la strada, ostacolano l’autoscala che non riesce ad arrivare alle finestre del palazzo per attaccare la manichetta e dare acqua. I residenti sono tutti in strada. Dai palazzi vicini si affacciano tutte le famiglie. I vigili del fuoco parlano all’altoparlante e chiedono di sposate le auto parcheggiate. Sul posto sono giunte anche due ambulanze, i carabinieri dell’aliquota radiomobile del Norm della compagnia di Cosenza diretti dal comandante Alessandro Italiano presente sul posto insieme ai suoi uomini, e la squadra volante della polizia di Stato. Si delimita il passaggio. I sanitari prendono in cura chi è preso da panico o ha inalato fumo. Carabinieri e poliziotti si danno da fare per supportare i vigili del fuoco e cercare di far uscire le vetture che ostacolano i soccorsi.
Arrivano i rinforzi, l’aiuto dei vigili del fuoco liberi dal servizio
Ma gli uomini del 115 non conoscono “riposo”. Dalla strada, in abiti civili corre veloce verso i mezzi il caporeparto Giuseppe Algieri, libero dal servizio. Abita poco distante il palazzo in cui brucia l’appartamento ed è sceso a dare una mano ai colleghi. Butta nel camion il giubbotto prende un estintore e sale a piedi all’ottavo piano. Con lui si unisce un altro vigile permanente fuori dal servizio che si arma di un “ventilatore” per dare aria alla tromba delle scale e all’appartamento e favorire chi ancora non è riuscito ad uscire dal palazzo. E ancora arriva il caposquadra Bonaventura Ferri, anche lui libero dal servizio che sale su a dare una mano ai colleghi. Minuti preziosi perché su non si ha la certezza se in quell’appartamento, che va a fuoco possano esserci altre persone. In pochi minuti l’ultima macchina va via e l’autoscala si posizione. I pompieri, armati di manichette vengono portati su, fino all’ottavo piano dall’autoscala. Pochi secondi e poi il comando “Dai Acqua”. Dopo circa due minuti il fumo che già si era dimezzato, dopo l’intervento della prima squadra si è completamento diradato. E mentre i vigili ultimano di spegnere l’incendio, precipitano in strada pezzi di persiane. Fortunatamente i carabinieri avevano tenuto lontano la gente.
Il racconto dell’inquilina dell’appartamento andato a fuoco
La donna di nazionalità straniera, di 51 anni che abitava l’appartamento, è giù in strada, piange, non sa se i gatti sono vivi. E’ tutta sporca di fumo, ha le labbra nere, ma non vuole andare in ambulanza. Racconta che stava preparando il pranzo ai gatti quando ha sentito odore di bruciato. L’appartamento ha una parte open space adibita a cucina – soggiorno. Ha visto il frigorifero prendere fuoco. Di scatto ha staccato le prese della corrente, ed ha cercato di spegnere il fuoco che usciva da sotto il frigorifero, ma il fuoco ha preso il sopravvento, il fumo è diventato troppo copioso. La donna ha pensato bene di uscire e chiedere aiuto ai vicini. Nel frattempo in casa non era più possibile entrare e all’interno erano rimasti i gatti. Per quanto abbia cercato di rientrare in casa si è dovuta arrendere e trovare riparo fuori il palazzo.
I vigili salvano i gatti
Ma mentre piangeva dal portone è uscito il caposquadra Ferri con mamma gatta ed un cucciolo. Poi a ruota è uscito un poliziotto con un altro cucciolo. Mentre un altro poliziotto e carabinieri hanno aiutato un’anziana bloccata ad uscire dal palazzo. I vicini hanno aiutato la 51enne ad avvolgere i gatti in un telo. Gatti bagnati e infreddoliti. Purtroppo non è stato possibile rintracciare il papà gatto. Terminano le operazioni di spegnimento. I vigili sono ancora nell’appartamento. Bisogna fare areare l’abitazione ma anche il palazzo prima di far rientrare i residenti, bisogna capire se effettivamente all’interno non ci siano altre persone e soprattutto bisogna accertare che non ci siano danni alla struttura. Di certo l’abitazione è inagibile. Troppo fumo. Troppi danni. Il fuoco ha distrutto quasi tutta l’abitazione. Ora si fa la conta dei danni. Dalla strada si chiede aiuto per i gatti e anche per la proprietaria che resta senza un tetto. Ma sembra che il lavoro dei vigili del fuoco non sia finito……il caposquadra De Cicco scende in strada con in braccio l’ultimo gatto da consegnare alla padrona. Putin e Lili, papà e mamma si ricongiungono ai due gattini. Tanta paura dunque, tanto fumo e qualche problema tecnico che non ha fermato la professionalità dei vigili del fuoco pronti a gettarsi nel fuoco sempre e comunque per il bene del prossimo. Sorrisi per tutti. Volti stanchi come quello di un pompieri che per spostare i mobili e cercare i gatti gli è precipitato addosso un pezzo di mobile bruciato riportando qualche ferita lieve. In strada raccolgono manichette, caschi e sciacquano la faccia per togliere la fuliggine. E la gente, in silenzio rispettoso li ringrazia di esserci, orgogliosi che siano i vigili del fuoco di Cosenza