‘Esodo’ adorna la navata dell’hotel occupato a Cosenza su viale Giacomo Mancini
COSENZA – L’ex Hotel Centrale torna ad illuminarsi. Da domenica la navata dell’albergo occupato su Viale Parco è tornata ad adornare la struttura oggi abitata da più di 80 persone. Esodo il nome dell’opera ispirata all’Inferno del Giudizio Universale del pittore fiorentino del 1200 Coppo di Marcovaldo, realizzata dall’artista cosentino Marco Cotroneo. Già autore delle casette del Ponte di Calatrava e della panchina su corso Mazzini, Cotroneo ha inteso sintetizzare nel demone ‘mangiapersone’ il dramma dei migranti. Le vetrate dell’Hotel Centrale, alla sera, colorandosi di più tonalità raccontano la fuga da miserie e conflitti di centinaia di persone attraverso il mar Mediterraneo. Masse di volti che si allontanano da casa in massa su fragili barchette tra onde nero. La folla che attende il proprio destino: sfuggire o farsi divorare dal mostro. Un disegno suggestivo che non può non far riflettere i passanti.
“L’Hotel Centrale (ora) Occupato – ricorda il comitato Prendocasa – è un presidio permanente di solidarietà che risponde al bisogno abitativo e una testimonianza vivente che contrasta la logica della speculazione e del malaffare. In questi primi 45 giorni di occupazione, il Comitato Prendocasa, assieme agli abitanti dell’hotel, artisti, attivisti, semplici cittadini, ha già dato vita, all’interno della struttura, a diversi eventi culturali e momenti di aggregazione: presentazioni di libri, installazioni artistiche, giochi per bambini. L’Hotel Centrale Occupato ha il sogno e l’ambizione di diventare patrimonio dell’intera città, avamposto di cultura, arte e dignità”.
Foto di copertina a cura di Giacomo Greco