Sale slot e scommesse in provincia Cosenza, denunciati operatori e clienti

Previste pene fino a tre mesi di detenzione per i chi viene sorpreso a ‘giocare’ in un esercizio abusivo


 
 
COSENZA – In questi giorni la Questura di Cosenza, con la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha intensificato in tutta la provincia i controlli nei confronti delle attività di gioco e scommesse. Particolare attenzione è stata riservata agli operatori illegali nonché ai clienti che frequentano i loro esercizi. Commette reato, infatti, non solamente l’esercente di dette attività privo dell’autorizzazione del Questore ma anche il semplice giocatore il quale, ove sorpreso all’interno di detti locali nell’atto di effettuare una giocata, risponde penalmente con una sanzione che giunge fino a tre mesi di arresto. La Divisione di Polizia Amministrativa ed i Commissariati distaccati di Paola, Rossano e Castrovillari hanno controllato trenta agenzie di gioco e scommesse denunciando complessivamente sette operatori illegali e due giocatori.
 
 
Sono state, inoltre, sequestrate sei postazioni di gioco in due distinti esercizi ed elevate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 44.128 euro. L’attività in questione è mirata a contrastare, soprattutto, gli interessi delle organizzazioni criminali nel settore che, sfruttando la dipendenza dal gioco di sempre più crescenti fasce della popolazione, si propongono di acquisire ingenti guadagni con grave pregiudizio per i bilanci delle famiglie ed ulteriori negative ricadute sull’ordine e sulla sicurezza pubblica. Le verifiche, in questa direzione, costituiscono attività complementare delle indagini amministrative effettuate dall’Ufficio Licenze della Questura, grazie alle quali sono stati individuati decine di presunti prestanome di organizzazioni criminali, a carico dei quali sono stati emessi provvedimenti negativi (revoche o dinieghi) in materia.
 
 
I controlli proseguiranno nei prossimi mesi con sempre più crescente vigore. La Polizia di Stato già dal 2002 ha compreso l’importanza del fenomeno patologico e dei suoi effetti socioculturali, per questo è stata istituita una struttura centrale a livello di Corte d’Appello a significare che non siamo solo in presenza di problematiche patologiche, ma la problematica è che sul nostro territorio le organizzazioni criminali possano far valere le loro influenze e raccogliere illecitamente profitti. La filiera dei giochi in Italia nel 2016 ha superato un fatturato di 90 miliardi di euro, ancora i dati del 2017 non sono disponibili, ma dalle proiezioni periodiche questa somma è stata già sensibilmente superata. Una ricerca di Europol ha valutato che lo spaccio di sostanze stupefacente in tutta Europa è pari a 26 miliardi di euro. Quindi è un fenomeno da monitorare e seguire costantemente perché, come aveva concluso il Capo della Polizia – Direttore Centrale della Pubblica Sicurezza, nel discorso in occasione del convegno organizzato dalla Questura di Cosenza lo scorso giugno “Ludopatia: prevenzione e sicurezza sociale”, può essere l’Eldorado delle organizzazioni criminali.

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