“Il sindaco cosa ha fatto in ben 7 anni per il nostro centro storico? Ha cambiato due assessori preposti ad esso ma, nonostante ciò, il degrado aumenta giorno dopo giorno”
COSENZA – “Il comune di Cosenza è assolutamente in controtendenza: infatti, a differenza di tutte le città d’Italia e del mondo, che investono risorse economiche e non solo nel proprio centro storico, a Cosenza, la parte antica della città, versa nel totale degrado. Edifici pericolanti, incuria e tanto altro la caratterizzano. Nella nostra città si pensa a riqualificare piazze già esistenti, che per carità sono iniziative assai lodevoli; però non si investe nulla per salvaguardare quello che rappresenta il nostro patrimonio storico e culturale: la parte antica di Cosenza.” Questo quanto dichiara il consigliere comunale Enrico Morcavallo. “Il nostro centro storico – continua – sta letteralmente cadendo a pezzi: molte costruzioni ed abitazioni sono pericolanti e necessitano di interventi mirati, anche finalizzati alla salvaguardia della pubblica incolumità. Dopo l’ultimo crollo, verificatosi lo scorso 28 agosto nel quartiere Santa Lucia, durante il quale alcune persone sono state costrette ad abbandonare la loro dimora; sale la preoccupazione e la paura per chi, invece, non avendo altra alternativa ha deciso di continuare a vivere lì.
Il sindaco Occhiuto cosa ha fatto in ben 7 anni per il nostro centro storico? Ha cambiato due assessori preposti ad esso ma, nonostante ciò, il degrado aumenta giorno dopo giorno. La sua ultima campagna elettorale era incentrata anche sulla riqualificazione del centro storico, per il quale aveva addirittura scelto come assessore l’On. Vittorio Sgarbi. Il centro storico, infatti, da quando c’è Occhiuto è peggiorato notevolmente; l’abbandono ed il disinteresse, stanno contribuendo a cancellare quelle che sono le nostre radici e la nostra cultura! Il degrado del centro storico, infatti, coincide con il degrado dei valori culturali di una città e di un popolo. La parte antica della nostra città sembra quasi ghettizzata! Non basta organizzare delle sagre di quartiere o delle festicciole, una o due volte all’anno, per sostenere che il nostro centro storico sta ricominciando a vivere. Bisogna restituire la dignità al nostro centro storico!”