Affida ancora una volta ai social il suo ‘sentimento’ il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, che ieri sera ha pubblicato un post per informare che “quest’anno la gara delle luminarie è andata deserta”.
COSENZA – “Sono state invitate tutte le ditte (16) tra quelle specializzate e di primaria importanza a livello nazionale e locale e nessuna offerta ricevuta. Ci sono persone che stanno telefonando da altre città italiane per organizzare pullman in visita a Cosenza e ci chiedono la data di allestimento, ma noi ancora non sappiamo cosa rispondere”.
“La città di Salerno – prosegue Occhiuto – spende circa quattro milioni all’anno per le luminarie, venti volte più di noi, senza la nostra qualità progettuale e senza gare poiché si tratta di composizioni artistiche. Cercano di bloccarci in tutti i modi”. Fanno politica con false accuse, continue denunce agli organi giudiziari, delazioni, volgari offese e minacce. Provano a condizionare il nostro lavoro, ad intimorire gli uffici, a scoraggiare le ditte partecipanti, e a fare pressioni mediatiche e politiche nei riguardi degli organi dello Stato. La cosa ridicola è che sono quelli della vecchia politica, e i loro scagnozzi, che accusano noi. Anzi no, è abbastanza normale pensandoci bene. D’altra parte è risaputo che l’ipocrisia è il loro tratto caratteristico principale. Rispecchiato perfettamente nella frase di Indro Montanelli: “Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante”.
“Parlano di appalti spezzatino e mi viene quasi da ridere – scrive il primo cittadino di Cosenza. – Basti pensare che prima della nostra Amministrazione avevano spezzettato in 48 affidamenti diretti i lavori alle coop, assegnandoli ogni sei mesi per evitare di raggiungere la soglia massima ed eludendo persino le norme antimafia. Se l’avessi fatto io (o anche se avessi continuato nelle procedure avviate da loro) avrebbero esercitato pressioni tali che che come minimo avrebbero portato allo scioglimento del Comune, se non al mio arresto per associazione mafiosa. Oppure basti pensare che il Comune di Cosenza non aveva mai fatto una gara pubblica per i servizi di raccolta dei rifiuti. Allucinante. Solo Ordinanze giustificate dall’urgenza”.
“Venti milioni di spesa all’anno per i servizi principali (con fondi di bilancio corrente) senza gare pubbliche, che si sommavano a tutte le altre. Tant’è vero che noi poi abbiamo ridotto, grazie alle direttive impartite per iscritto agli uffici, il ricorso a procedure negoziate dall’80% a circa il 35% rispetto alle amministrazioni precedenti. La colpa di questa situazione che si è creata di chi è? Non è della magistratura, lo dico subito”.
Poi l’affondo: “Se ci sono denunce e pressioni mediatiche di questo tipo è normale che si svolgano indagini tese ad appurare se esistano reati contro la pubblica amministrazione; d’altra parte gli inquirenti hanno proprio questo compito. E a noi, quando vengono alla luce situazioni reali e concrete di cattive pratiche non può che farci piacere, e ci aiuta nel nostro lavoro. Certo un’altra cosa è l’uso politico e strumentale del potere giudiziario, cosa che in Italia è stato anche possibile, o l’eccesso di protagonismo. Ma non è il nostro caso. La colpa è invece della vecchia politica che non sopporta che noi possiamo cambiare le cose in una regione in cui finora si viveva solo di clientelismo e di immobilismo. E di annunci. Tale “politica” ha ovviamente alimentato i populismi, che producono effetti anche peggiori perché determinano lo stallo totale e la delazione assunta come unica strategia d’azione in mancanza di qualsivoglia competenza”.
“Noi però non ci fermeremo. Neanche in questo caso. No, non possiamo farlo. Ovviamente potremo utilizzare solo gli strumenti che la legge ci mette a disposizione. A questo proposito chiedo anche un aiuto a tutti gli esercenti – scrive – che vogliono collaborare con il Comune: dateci una mano a rendere bella come ogni anno durante le feste di Natale la nostra fantastica città. Noi tutti l’amiamo, noi stessi siamo la città, e desideriamo che si presenti più bella e attraente che mai. Grazie mille a tutti, e scusate lo sfogo – conclude il sindaco di Cosenza – Ma ogni tanto ci sta”.