“Abbiamo dovuto fare smaltire le ferie arretrate”. Risponde così l’assessore al personale Luciano Vigna all’articolo del Sole 24 Ore sulle assenze nei comuni capoluogo di provincia
COSENZA – Se i dipendenti risultano assenti è perchè è stato necessario fargli smaltire permessi e ferie accumulate nell’ultimo biennio. Risponde così l’assessore al personale, Luciano Vigna alla classifica pubblicata ieri da “Il Sole 24 ore” sulle assenze dei dipendenti dai vari uffici comunali. “In merito all’articolo riguardante i dati sulle assenze medie, è fondamentale precisare che – scrive Vigna – il dato riguardante il Comune di Cosenza è dovuto principalmente all’azione portata avanti nell’ultimo biennio, tendente al completo smaltimento di ferie e permessi retribuiti accumulati dai dipendenti negli anni precedenti”.
“Su un totale di 40.853 giornate di assenza – fa rilevare l’assessore di Palazzo dei Bruzi – l’incidenza per malattia è pari a 9.868 giornate che rappresentano un’assenza media per dipendente di 16 giorni. Le restanti 30.985 giornate riguardano gli istituti contrattuali e rientrano pertanto nei diritti spettanti ad ogni dipendente, risultando influenzate dallo smaltimento di ferie e permessi residui. Attraverso una politica di contenimento dei costi e agevolazione dei pensionamenti, il numero dei dipendenti comunali – sottolinea ancora Luciano Vigna – si è ridotto dalle 1.100 unità del 2010 alle 603 del 2016 e nei prossimi anni si prevede un’ulteriore riduzione di circa 70 unità. Nonostante tale riduzione si è registrato un considerevole miglioramento nella qualità dei servizi offerti. Entro la fine dell’anno – conclude Vigna – sarà approvata una nuova struttura organizzativa al fine di rendere la macchina amministrativa idonea a rispondere in maniere celere ed esaustiva alle svariate esigenze del territorio”.
La notizia è rimbalzata anche su Facebook e Occhiuto risponde
Il sindaco Mario Occhiuto, ha risposto sulla pagina Cosenzapp che “tale primato semmai andrebbe a merito dell’attuale Amministrazione, poiché la stessa produce risultati positivi (come riscontrato in altre graduatorie pubblicate dallo stesso giornale) pur in presenza di maggiore assenteismo dei dipendenti comunali. Cosa sulla quale non può certo incidere il sindaco. In effetti però la graduatoria è falsata dal fatto che negli anni passati alcuni dipendenti hanno accumulato ferie non utilizzate, e poi sono stati costretti a sommarle nel corso degli ultimi anni (aumentando ovviamente le percentuali in modo non corretto). Infine, con il blocco continuativo del turn over, oramai moltissimi dipendenti comunali sono alle soglie dell’età pensionabile (il Comune è passato da circa 1500 dipendenti a circa 600)”.