COSENZA – Il giovane intende ora denunciarlo alla Polizia Postale per diffamazione.
L’episodio riguarda un ventenne della provincia di Cosenza accusato di furto e ricettazione. Il ragazzo risiede in un paesino che conta appena duemila anime, dove le voci, vere o false che siano circolano con rapidità. Ad accellerare ed ampliare l’eco del chiacchiericcio la piazza virtuale: facebook. Sul noto social network un amico del ventenne, denunciato a piede libero, ha scritto un post che ha fatto sì che chi non sapesse di quanto accaduto al giovane potesse identificarlo facilmente. ‘Mi hanno fatto una perquisizione in casa – racconta il giovane – ed hanno trovato ciò che dovevano trovare. Materiale che hanno ritenuto provento di un furto, io però sono innocente. Almeno sino all’ultimo grado di giudizio. I giornali hanno pubblicato le iniziali del mio nome, ma nessuno sapeva in paese cosa fosse successo e che si trattasse di me. Da quando lui ha scritto su facebook lodandosi di quanto mi fosse acccaduto tutti quando esco mi fermano e mi chiedono spiegazioni. Era un mio amico, uno con il quale passavo un po’ di tempo al bar. Non me l’aspettavo. In più nel post lasciava intendere che vi fosse altro oltre alle accuse di ricettazione e diceva che avevo ammesso le mie colpe, cosa non vera. L’unica cosa vera è che in questa zona ultimamente si registrano diversi furti in abitazione, ma non sono certo io l’autore come lui ha lasciato intendere. Hanno rubato anche a casa dei miei familiari! Venerdì provvederò a sporgere denuncia e non la ritirerò. Mi ha rovinato ora i miei compaesani pensano che io sia un malvivente. Sono disoccupato e sarà ancora più difficile ora trovare un lavoro’.