Flash mob questa mattina di una nutrita rappresentanza di avvocati cosentini davanti al Tribunale per chiedere ‘rispetto’ per la categoria, letteralmente ‘strangolata’ da obblighi iniqui e mortificanti.
COSENZA – Protesta questa mattina di una nutrita rappresentanza di avvocati, davanti al Tribunale di Cosenza che hanno promosso un Flash-Mob per tutelare il diritto di esercitare la professione di Avvocato e per manifestare la loro libertà professionale minata da un sistema iniquo e a favore di pochi. “Protestiamo perchè abbiamo tantissimi obblighi, soprattutto pagamenti – ha spiegato l’avvocato Maria Foglia referente degli Avvocati Liberi del Foro di Cosenza. – Siamo strangolati in primis dalla cassa Forense. Per la nostra pensione infatti, versiamo una quota che è slegata dal reddito, perciò se non abbiamo reddito dobbiamo pagare lo stesso. In pratica iscrivendoti all’Ordine si viene iscritti direttamente alla Cassa Forense, e dopo anni di studio e di lavoro – spiega l’avvocato – essere costretti a cancellarsi è una mortificazione. E sono molti anche gli avvocati cosentini che sono stati costretti a farlo. Altro caso è l’essere stati costretti a munirci del cosiddetto Pos, per il pagamento con carta di credito: già è tanto che i clienti pagano, e questo è solo un ulteriore “aiuto” alle banche.
ASCOLTA – Le parole dell’avv. Maria Foglia
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Troppi pagamenti, troppi adempimenti come l’adeguamento delle assicurazioni obbligatorie e poi c’è la questione dei crediti formativi “che maturano – spiega l’avv. Foglia – quando facciamo i corsi di aggiornamento che a noi non servono a nulla, perchè noi avvocati ci aggiorniamo continuamente; se lavoriamo è nostro dovere essere aggiornati sul nostro ordinamento. E’ assurdo. Per non parlare del gratuito patrocinio che viene pagato dopo due o tre anni dalla causa, con compensi ridicoli. Non riusciamo più a vivere, troppe incombenze economiche e speriamo che questa protesta si allarghi”.
“L’Avvocatura italiana dunque, da anni, versa in una crisi “silenziosa” divenuta insostenibile. Ed è proprio sul silenzio dei professionisti, che hanno gioco forza gli attacchi perpetrati dagli Enti di categoria, che in teoria dovrebbero garantirci (Cassa Forense in primis) e dagli Organi Istituzionali. Attacchi che, in maniera costante, sminuiscono fino ad annullare il ruolo delle toghe e che si materializzano in sistemi e modalità a dir poco vergognosi e a tratti incostituzionali”.
Stamattina dunque, tutti gli Avvocati Liberi si sono ritrovati davanti al Tribunale per far sentire le proprie voci e far valere i propri diritti. Sulla scorta di quanto già fatto dai colleghi di Catania, Reggio Calabria e Siracusa e, dell’assemblea tenutosi a Roma dagli Avvocati Liberi, gli Avvocati cosentini hanno organizzato un Flash-Mob, per invitare tutti i colleghi del Foro Cosentino e non solo, per manifestare ed esternare l’orgoglio di indossare la Toga in maniera libera ed indipendente ricordando il loro ruolo e la loro funzione. Un incontro tra colleghi che, per alcuni minuti, in silenzio stretti nella toga, hanno manifestato per la loro libertà professionale minata da un sistema iniquo a favore di pochi.
“La giustizia è una cosa seria” e gli avvocati che sono scesi in piazza stamattina, ritengono che in questo grave contesto, tutti gli avvocati, dovrebbero tirar fuori la propria dignità professionale per tutelare il diritto di esercitare la professione di Avvocato perché, in fondo, siamo tutti ‘avvocati togati’
LE FOTO DELLA PROTESTA