PALERMO – Dall’uccisione di un omosessuale scatta l’operazione Shangay Money, coinvolti anche soggetti del cosentino.
Si tratta del più grande sequestro di monete falsificate avvenuto in Italia. Un’indagine nata per caso sulla scia dell’omicidio dell’impreditore Massimo Pandolfo trucidato con 44 coltellate a Palermo, nei pressi del Teatro del Sole che svelò un agghiacciante business legato alla prostituzione minorile. Ragazzini pagati in cambio di sesso. In alcuni casi con delle monete false. Contonovanta furono sequestrate dai carabinieri. Da quel momento gli approfondimenti degli investigatori, stupiti dalla perfezione delle contraffazioni degli euro esattamente identici agli originali si sono concetrati sull’itinerario che avrebbero compiuto quei pezzi di ferro trasformati in valuta corrente.
Un percorso che dall Cina portava in Europa passando dall’Italia. Scoperto grazie alle intercettazioni telefoniche. Rari infatti gli incontri tra le 12 persone fermate oggi tra Palermo, Napoli, Salerno e Cosenza dai carabinieri di Palermo in collaborazione con la sezione operativa del nucleo antifalsificazione di Roma con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione, introduzione nello Stato e spendita di monete false. Coniate illegalmente nella Repubblica Popolare Cinese modellati a mano con delle matrici create ad hoc i ‘pezzi’ da un euro e due euro arrivavano in Italia su container, uno dei quali sequestrato in Settembre, contenenti materiale edile che approdavano nel porto di Napoli.
Una società campana importava barre per ponteggi e nei tubi faceva inserire chili e chili di monete poi trasportati a Palermo in nave su dei semplici trolley da una coppia di ghanesi che gestiscono un supermercato nel centro di Palermo intrattenendo rapporti commerciali con i contraffattori. Anche un’altra coppia di commercianti, palermitani è stata fermata in quanto accusata di acquistare dai ghanesi le monete e poi introdurle nel mercato.& Sia attraverso la vendita diretta, sia sotto forma di resto. Il prezzo delle monete pare sia variabile: quelle accettate anche dai distributori automatici costano 60 centesimi all’euro, le altre di qualità inferiore 40 centesimi. Nel corso dell’operazione è stato sequestrato a Napoli un container con 306mila monete per un importo totale di 556mila euro. Si sospetta però che il traffico coinvolga una quantità di denaro decisamente più alta.
I NOMI DEI FERMATI – Huang Zhongming, era il primo punto di contatto in Italia con l’importatore Yong Zhuangxiao. Il ghanese Seidu Abdulai, 45 anni, era il punto di riferimento a Palermo per l’approvvigionamento. Il “leader” dell’associazione criminale è Yong Zhuangxiao titolare dell’omonima azienda, che si trova nella Repubblica Popolare Cinese. I corrieri: Huang Zhongming, Ren Yuping, Huang Yunrui, Huang Hanxia, Dino Stancato (imprenditore edile ex presidente della Rossanese Calcio che avrebbe chiesto l’autorizzazione a sdoganare il container contenente le monete taroccate), Antonietta Merolla e Vincenzo Verdoliva, tutti residenti in Campania. A Palermo operavano invece Seidu Abdulai, Sarah Idehen Oduwa, Gaetano Di Maria, Giovan Battista Filippone.
Il video delle intercettazioni