COSENZA – Il sindacato Uil Fp di Cosenza, con una nota ha dichiarato la mobilitazione del personale dell’azienda ospedaliera di Cosenza.
L’iniziativa è stata avviata alla luce delle carenze organizzative/operative dell’A.O., già precedentemente segnalate, tutt’oggi irrisolte e soprattutto vista la grave situazione occupazione correlata, legata alla “cronica carenza di figure con diversi profili professionale e, maggiormente, del profilo professionale infermieristico, presso l’Azienda Ospedaliera”. Nella nota sindacale si sottolinea come “il livello assistenziale, nelle corsie e nei dipartimenti d’emergenza/urgenza, è ormai ai limiti del collasso con grave nocumento per i pochi lavoratori i quali, nonostante lo spirito di dedizione, sono costretti a turni massacranti garantendo, comunque, con abnegazione, sufficienti prestazioni ai cittadini ammalati”. In tale drammatica situazione, si evidenzia, quindi, il sottodimensionamento di tutte le strutture aziendali con gravi carenze assistenziali ed operative. “Le incapacità gestionali delle Amministrazioni succedutesi nel tempo – prosegue la nota della Uil Fpl – hanno comportato, la situazione appena descritta, reiteratamente portata all’attenzione dei media e dell’opinione pubblica e le proposte/soluzioni operative più consoni e aderenti all’attuale drammatica realtà lavorativa dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza sono rimaste inascoltate”. Il Commissario Regionale per la Sanità, Luciano Pezzi, anche alla luce della riunione del tavolo massicci del 29 Ottobre 2014 e nel contesto delle prerogative attribuite “è invitato a porre in essere urgenti provvedimenti – conclude la nota – per una rapida soluzione delle problematiche afferenti la sanità Cosentina ormai allo stremo, pertanto chiediamo che si sblocchi il turnover per tutte le figure professionali utilizzate nei settori dell’emergenza-urgenza, utilizzando le graduatorie attive ed utilizzate”. Il sindacato intanto annuncia “contromisure per una soluzione che contempli, in primis, le legittime esigenze dei cittadini/ammalati i quali sono i soli penalizzati del suddetto stato disastroso”.