COSENZA – Un cittadino cosentino in attesa della documentazione da presentare al nuovo datore di lavoro, minaccia di far intervenire le forze dell’ordine.
“Ho la mia carta d’identità in scadenza proprio domenica, – spiega l’uomo – va da se’ che devo procedere al rinnovo prima, dovendo affrontare un viaggio di lavoro e presentare lo stesso documento fotocopiato in Azienda a Parma Mercoledì 01 Ottobre. Ovvio che ne’ posso circolare con un documento scaduto, ne’ tanto meno presentarlo in Azienda. Stamattina mi sono recato all’Ufficio Anagrafe del Comune di Cosenza per procedere al rinnovo. Volete sapere la risposta?
Sono tre giorni che abbiamo i terminali bloccati e non possiamo fare niente. Alla mia esternazione del problema mi è stato risposto da un’impiegata che insieme a tutti gli altri impiegati presenti si girava i pollici, di provare lunedì sperando che la linea sui terminali ritornasse. Dire che è ridicolo è dire poco. Ora io dico, può una pubblica amministrazione creare un disservizio del genere per tre giorni se non più? Come farò io e tante altre persone lì inviperite che hanno lo stesso mio problema o ben più grave? Sicuramente non devo essere io a risolverlo, devono essere loro a garantirmi il rinnovo del nuovo documento o trovare altra soluzione, io devo partire non per piacere ma per lavoro (per mia fortuna).
Altri come spesso succede in Italia e soprattutto in Calabria stanno zitti abbassano la testa e vanno avanti, il sottoscrito no in tutto e per tutto farò valere i miei diritti oggi e sempre. Sono disponibile ad andare con i Carabinieri e posso assicuarvi che ne sono capace, ho fatto di peggio per questo genere di cose. Si parla di agevolazioni con la Pubblica Amministrazione, Semplificazione ecc…siamo nel 2014 e ancora si hanno questi problemi? Chi paga di questi disservizi al povero cittadino/contribuente? Meglio ritornare all’età della pietra e all’uso della penna e del calamaio, almeno non si inceppa niente e anche se ci volevano giorni il servizio era sempre garantito”. Un paradosso, un’assurdità ‘certificata’ dall’ufficio anagrafe di Cosenza.