Zanzare e disinfestazioni, gli esperti denunciano: “Intervenire ad Agosto serve a poco” (AUDIO)

Illustrate le preoccupazioni per i virus di dengue e chikungunya, mentre il Comune di Cosenza diserta il primo incontro in Calabria per tutelare i cittadini attraverso disinfezioni e derattizzazioni.

 

COSENZA – Zanzare, topi, blatte e scarafaggi. Un vero e proprio incubo per i residenti di alcuni quartieri. Nonostante il problema riguardi anche la città di Cosenza, dove ormai i ratti passeggiano anche nella centralissima Corso Mazzini, il Comune non ha inteso partecipare al primo incontro tenutosi in Calabria per gli operatori ambientali pubblici. Il seminario dedicato a disinfestazione, disinfezione e derattizzazione si è tenuto stamattina presso l’Italiana Hotels di via Panebianco alla presenza di un nutrito gruppo di imprenditori, referenti delle istituzioni sanitarie e municipalità calabresi. L’evento organizzato da ANID (Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione) ha inteso far luce sulla tendenza ad un approccio più ecologista nelle pratiche di bonifica dei territori, sulle novità normative e sul ruolo della pubblica amministrazione nella tutela della salute dei cittadini.

 

Ad aprire i lavori è stato il presidente della Brutia Disinfest Giuseppe De Santis, fondatore e membro del direttivo ANID, il quale ha posto l’accento sull’importanza della disinfestazione per il benessere della cittadinanza. “Purtroppo – ha denunciato De Santis – siamo costretti ad assistere a metodi poco professionali per bonificare il territorio. Sono diversi i Comuni in cui ancora si derattizza di giorno lanciando delle bustine di topicidi per strada mettendo a rischio sia i cittadini (si pensi ai bimbi che potrebbero entrare in contatto con i veleni) sia gli animali d’affezione. Per le zanzare invece spesso ci capita di venir chiamati ad intervenire a Luglio o Agosto quando ormai serve a poco disinfestare. Discariche abusive, canali, fonti d’acqua non controllate possono essere focolai di infestazioni e veicolo di gravi infezioni. Lavorare con competenza in questo settore è essenziale per non trasformarsi da disinfestatori in untori”.

 

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LA TESTIMONIANZA DI ORLANDO FAZIO (BRUTIA DISINFEST) SULLE DISINFESTAZIONI

 

 

Il rischio di epidemie, nei casi in cui non si opera in maniera tempestiva ed efficace, è concreto. A spiegarlo è Angelo Bruno Tamburro che per quaranta anni ha lavorato negli uffici dell’Asp di Grosseto. “La chikungunya è una malattia virale – afferma Tamburro – caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette. In Europa nell’agosto 2007 sono stati notificati i primi casi autoctoni in Emilia Romagna e si è iniziato a parlare della cosiddetta zanzara tigre vettore del virus. E’ molto importante quando si sospetta la presenza di un caso di contagio intervenire tempestivamente con le bonifiche attraverso disinfestazioni dedicate. Ugualmente succede per la dengue, malattia tropicale causata da un virus trasmesso da alcune zanzare (cui presenza in Italia è stata oggi debellata anche se non è detto possa ripresentarsi) e caratterizzata da febbre, dolori muscolari e articolari, congestione delle mucose, emorragie che nei bambini può essere letale.

 

Per quanto riguarda gli appalti il criterio dell’offerta più vantaggiosa non deve essere prettamente economico. La qualità deve essere un parametro con un valore maggiore rispetto al costo. Lo dice il nuovo Codice degli appalti pubblici. Le conseguenze altrimenti possono ritorcersi contro i cittadini, che in fin dei conti sono coloro che pagano il servizio. Un esempio. Il controllo dei roditori non può essere fatto solo con il posizionamento di trappole e veleni, ma deve essere eseguito con la ricerca delle cause che generano l’infestazione. Bisogna quindi verificare perché in un quartiere ci sono troppi topi: scarsa manutenzione della rete fognaria, presenza di rifiuti, carenza di manutenzione dei sistemi elettrici o idrici, magazzini di stoccaggio malgestiti. Solo così si può rendere ai residenti una derattizzazione efficace e una bonifica che non si traduca in semplice sperpero di denaro pubblico. Bisogna quindi ridurre i fattori di rischio per eliminare la propagazione degli infestanti”.

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LA TESTIMONIANZA DI ANGELO TAMBURRI SU DENGUE E CHIKUNGUNYA

 

Il coordinatore di ANID Sergio Urizio ha illustrato ai presenti le moderne tecniche di disinfestazione ricordando la tendenza a ridurre l’utilizzo di agenti tossici. “E’ aumentata nell’opinione pubblica la sensibilità verso l’ambiente, la sicurezza alimentare, il benessere degli animali, i timori di epidemie. La maggior quota di interventi è ancora dedicata al controllo dei roditori – ha dichiarato Urizio – poi in secondo luogo ci sono le attività in mense, scuole, ospedali per evitare e debellare le blatte. Ovviamente è auspicabile operare sul fronte della prevenzione e non sull’emergenza. Noi siamo disinfestatori professionali e per tutelare al meglio la salute pubblica dobbiamo essere costantemente aggiornati al fine di garantire l’igiene di persone, animali, cose e del territorio in generale. Interveniamo su forme di vita che con il caldo si propagano con più facilità minacciando la salute dei cittadini e dobbiamo farlo tenendo conto della normativa vigente che pone dei vincoli ben precisi sull’utilizzo dei prodotti. Non è un mestiere che può essere improvvisato perché potrebbe risultare estremamente pericoloso non agire con adeguata professionalità e competenza. Utilizzare un prodotto che debella agenti infestanti significa utilizzare veleni e bisogna farlo con cautela tendendo ad individuare la radice del problema. Non si deve puntare all’economicità, ma alla qualità del servizio”.

 

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LA TESTIMONIANZA DI SERGIO URIZIO SU VELENI E SALUTE PUBBLICA

 

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