L’uomo era accusato di estorsione e stalking nei confronti di un penalista di Cosenza. Tribunale del Riesame di Catanzaro, revoca la misura.
COSENZA – L’egiziano 32enne, Dawa Reda Abdelaziz Abdalla, era stato arrestato e posto ai domiciliari per i reati di estorsione e stalking nei confronti di un noto avvocato della città. Dopo l’interrogatorio di garanzia, ascoltato dal gip di Cosenza aveva ottenuto la modifica della misura cautelare. Secondo il Gip si sarebbero attenuate le esigenze cautelari e pertanto l’egiziano, che ha due attività commerciali, una a Cosenza e l’altra a Lamezia Terme, è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.
Oggi, per il 32enne, arriva la libertà totale. Il Tribunale del Riesame della Libertà di Catanzaro, ha revocato l’intera misura, annullando la precedente ordinanza e riqualificando il reato di estorsione in quello meno grave di esercizio arbitrario delle proprie ragioni (di cui l’articolo 393 del codice penale). I suoi legali difensori, Ernesto Granieri ed Eugenio Caruso, hanno dimostrato come non esistano elementi concreti che abbiano permesso di mettere in piedi il quadro accusatorio nei confronti del loro assistito. Perciò molti punti, poco chiari ed oscuri della vicenda, dovranno essere presto messi in luce.
I fatti risalgono all’ottobre 2016, quando l’egiziano – secondo l’accusa – si era recato presso lo studio del penalista, pretendendo un ingiusto risarcimento complessivo di 25.000 euro, addossando al legale la colpa di aver perso una causa civile relativo ad uno sfratto. Dall’ottobre del 2016 al gennaio 2017, l’avvocato era costretto a consegnare all’egiziano in più tranches 2.650 euro, per timore di ritorsioni e minaccia di morte anche nei confronti dei propri famigliari. Da qui è scattata la denuncia per una serie di comportamenti persecutori da parte dell’arrestato nei confronti della vittima, minacciata più volte nei pressi del suo studio, dinanzi il Palazzo di Giustizia o persino quando l’uomo andava a prendere i propri figli a scuola. Oggi, tuttavia, cade tutto il quadro accusatorio: l’egiziano non ha commesso alcun reato, nè di estorsione nè di stalking.